CAMMINARE INSIEME APS 2023
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N.B. Le tracce gpx e le cartine con i tracciati sono solamente indicative e potrebbero non rappresentare in modo corretto il percorso. Il percorso è modificabile insindacabilmente dal Capogita in base ad esigenze meteorologiche o personali, sulla base di valutazioni e ponderazioni fatte in itinere e per motivi assolutamente importanti, secondo dette valutazioni. Le date delle escursioni sono puramente indicative. Le presentazioni senza data sono gite che si effettueranno in data da destinarsi o in preparazione. Spesso le escursioni non sono state fatte o provate in precedenza quindi abbiate pazienza per eventuali inesattezze sul percorso in itinere. PER LE ESCURSIONI USATE IL NUMERO 3703431918 oppure il nome corrispondente a quello scritto a fianco del titolo dell'escursione, possibilmente con SMS o Whatsapp (anche audio). TELEFONATE SOLO SE NECESSARIE Altri Contatti per le escursioni: Ezio 3384644057 Juliet 3456074555 Renato 3358267681 Agatino 3278718417 |
Indicazioni sulla sicurezza
1) Preparate il vostro itinerario 2) Scegliete un percorso adatto alla vostra preparazione 3) Scegliete equipaggiamento e attrezzatura idonei 4) Consultate I bollettini nivometereologici 5) Partire da soli è più rischioso 6) Lasciate informazioni sul vostro itinerario e sull’orario approssimativo di rientro 7) Non esitate ad affidarvi ad un professionista 8) Fate attenzione alle indicazioni e alla segnaletica che trovate sul percorso 9) Non esitate a tornare sui vostri passi 10) In caso di incidente date l’allarme chiamando il numero unico per le emergenze 112 Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici. |
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Partenza ed arrivo a Carbonare. Il tracciato costeggia il torrente Astico. Lungo il percorso sono ancora evidenti i segni di una passata presenza umana legata all’energia rinnovabile fornita dalla forza dell’acqua.
Inoltre alberi monumentali, piccoli centri cullati dal tempo, antiche malghe ormai dismesse e la grande storia , rappresentata dal Forte Cherle, che ancora sconvolge l'ambiente naturale in cui passarono, più di cento anni or sono, i nostri antenati che qualcuno di noi forse ha avuto ancora la fortuna di conoscere. Si pranzerà all'Albergo Cherle (confermare in anticipo la presenza) oppure al sacco. Difficoltà: E/F
Ore: 4 “circa” Quota massima: m. 1445 Dislivello: +370 ![]()
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Da Marone, piccolo centro affacciato sul Sebino, saliamo per un tratto dell’antica via Valeriana, che collegava in epoca romana il lago alla Valle Camonica ed alla Valtellina. Passando per vari cartelli segnaletici e piccoli, graziosi borghi (Colpiano, Cislano, San Cassiano) e belle costruzioni tardo medievali, arriviamo a Zone dove ci fermeremo per il pranzo (al sacco o in locale). Nel ritorno visiteremo da vicino le belle Piramidi di Zone, poste nella parte sotto il paese e, con giro ad anello, torneremo al parcheggio.
Dati tecnici Lunghezza 13,6 km Dislivello 672 m. Tempo impiegato in cammino 5,00 h. circa Valutazione personale E/FM |
Partiamo dalla sponda bresciana e precisamente da Sulzano, imbarcandoci sul traghetto che in pochi minuti effettua la traversata. Sull'isola, dove non vi sono automobili ad eccezione dei mezzi pubblici (pulmini) e dei motorini dei residenti. Visitiamo dunque Monte Isola a piedi camminando per paesini, uliveti, boschi e radure, fino a raggiungere il Santuario della Ceriola che ne costituisce un bellissimo terrazzo panoramico. L'isola ha una dimensione europea nel senso che oltre al turismo proveniente da tutta Europa (e dal mondo) è, geograficamente. l'isola lacustre più grande d'Europa. Pranzo al sacco, probabilmente al Santuario. visiteremo anche (solo all'esterno) la Rocca Martinengo, detto anche Castello Oldofredi, recentemente in vendita.
Dati tecnici Lunghezza 12,0 km Dislivello +620 m. Tempo impiegato in cammino 4,55 h. Valutazione personale E/F |
Dati tecnici
Lunghezza 12,0 km Dislivello +620 m. Tempo impiegato in cammino 4,55 h. Valutazione personale E/F |
Percorso: Appena parcheggiati visiteremo l’antico maniero (di cui pubblicheremo la storia sulla pagina), poi passeremo alla Grotta Azzurra, meraviglia naturale a mezz’ora dal Castello. Spostandoci verso Mel attraverseremo poi i piccoli borghi di Tiago, Villa di Villa, Follo e finalmente arriveremo a Mel dove presumibilmente pranzeremo, al sacco o in locale (arrivo previsto verso le 14.00. Se troveremo un posto prima ci fermeremo li).
Dati tecnici Lunghezza 14,5 km Dislivello +440 m. Tempo impiegato in cammino 4,20 h. Valutazione personale E/F |
Percorsi: Ci saranno due percorsi, per tutti i gusti, con diverso dislivello e lunghezza.
1° Pregasina/ Punta Larici/ Bocca Larici/ Monte Palaer/ Passo Rocchetta/ Passo Guil/ M.Guil/ Passo Chiz/ Cima Nara/ Cima Bal/ Cima Strussia/ Bocca da Lè/ Cima Nodice 2° Pregasina/ Bocca Larici/ Malga Palaer/Bocca da Lè (Scala Santa, Cima Nodice) Link Outdoor Aktive: percorso 1 https://out.ac/IJNBbG percorso 2 https://out.ac/IJN94T Partenza: Pregasina, parcheggio sotto la chiesa di S.Giorgio ore 8.30 Dislivello: percorso 1 in salita 969 m. in discesa m. 969, altitudine max. 1355 e min.520 Percorso 2 in salita 564 m. in discesa m. 564, altitudine max. 959 e min. 520 Lunghezza percorso: 1° 11,2 km. 2° 8,3 km. Durata: 1° 5.00 h. 2° 3,15 h. Difficoltà: 1°E/M 2° E/F |
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Dal Sacrario del Grappa, che visiteremo, ci rechiamo per il sentiero che porta verso il monte Pertica, la cosiddetta Strada degli Eroi, costeggiando anche la strada Provinciale che prende il nome dal Generale Cadorna che ne propugnò la costruzione in epoca bellica. Passiamo quindi per prati e malghe che videro, agli inizi del novecento, la grande battaglia del Grappa, una delle tante, sanguinose carneficine che permise però agli italiani di resistere alla violenta Strafexpedition del 1916 ed impedire il dilagare del nemico nella pianura.
Dati tecnici Lunghezza 16,5 km Dislivello +895 m. Tempo impiegato in cammino 6,00 h. Valutazione personale E/F |
Breve ma intenso giro da uno dei parcheggi di S.Liberale. Saliamo sulla destra verso la cima del Monte Mandria, che costituisce la prima meta della giornata. Il dislivello è per la maggior parte posto qui. Alla Malga Archeson ci potremo rifocillare con ciò che ci saremo presi dietro e proseguiremo poi per il Monte Meatte, nostra meta di giornata. Nel ritorno, poco prima del parcheggio, visiteremo il sacello di S.Liberale.
Dati tecnici Lunghezza 10,5 km Dislivello +1021 m. Tempo impiegato in cammino 5,20 h. Valutazione personale E/M |
Dal parcheggio sito in via primo maggio a Manerba attraversiamo il rione Montinelle. Da Via d'Annunzio entriamo in via del Melograno e via Leutelmonte. Alla fine della via sfociamo in un piccolo slargo da cui si hanno le informazioni sulla particolarità della zona. Cominciamo quindi a salire per via della Rocca fino ad arrivare al Museo civico Archeologico che visitiamo (mascherina richiesta). Dopo la visita saliremo alla suggestiva Rocca di Manerba, che fa parte di un sistema museale archeologico e riserva naturale, nonchè parco lacuale. La storia delle rovine è scritta sotto. Torniamo sui nostri passi ed imbocchiamo, al bivio, la via rupestre e poi il sentiero del Frassino. Scendiamo nel lussureggiante bosco fino al quadrivio della Piana e da lì saliamo fino alla Rocca del Sasso, probabile punto di osservazione e di sorveglianza dell'antico sistema difensivo costiero. Seguendo la dorsale della scogliera, attraverso il sentiero del Terebinto con straordinari panorami, giungiamo fino a sotto la piccola altura che ospita la piccola chiesa di San Giorgio, purtroppo chiusa ma da cui si possono vedere i magnifici affreschi che ancora sono conservati all'interno. Riscendiamo ancora la costiera e, ancora nel bosco, percorriamo i sentieri del Leccio e poi La Canal fino ad arrivare al porto turistico di Dusano, Manerba. Proseguendo poi per la via Torquato Tasso costeggiamo il Rione (o la frazione) di Gardoncino, dove visitiamo (o per meglio dire osserviamo dall'esterno) la chiesa di S.Caterina, anch'essa gioiellino seminascosto della storia gardesana, purtroppo chiusa. Da qui risaliamo verso via Garbriele d’Annunzio ma prima di far ritorno alle autovetture allungheremo un po’ per arrivare alla Pieve Vecchia di Manerba. E/F
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Dal parcheggio poco prima del Museo della Carta, sulla via Valle delle Cartiere a Maderno, saliamo su facile sentiero verso il Museo della Carta (dovrebbe essere chiuso ma ho inoltrato richiesta per una eventuale visita, molto interessante, eventualmente a pagamento). Continuiamo poi per Maina di sotto e, sempre nella Valle poco prima di Luseti, prendiamo verso Gaino cambiando versante sul sentiero 217. A Gaino proseguiamo sul sentiero 221che ci porterà al tratto attrezzato prima della panoramicissima cima. Da qui ridiscesi (probabilmente mangeremo sulla vetta) proseguiamo verso la cima Mezzano (580 che potremo raggiungere) e discendere sul sentiero 203 che incontreremo dopo la Cima. Tornati a Gaino per altra via riscenderemo a prendere le macchine. E/MD per presenza di un breve tratto attrezzato
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Da Vignola Falesina ci incammineremo su antiche vie mai lasciate ed ora riunite in vari sentieri tematici che spaziano dal Perginese, alla Val dei Mocheni ed alla Panarotta. A Vignola Falesina visiteremo (?) il museo delle Miniere che ricorda l’epopea del lavoro secolare nelle miniere nei dintorni di Pergine. Infine salita e visita al Forte Busa Grande. Ritorno con giro ad anello. Pranzo al Sacco, presumibilmente al Forte.
Dati tecnici Lunghezza 12,5 km Dislivello +810 m. Tempo impiegato in cammino 4,30 h. Valutazione personale E/M |
Dal Rifugio Passo Giau si percorre il sentiero n° 436 in leggera salita verso la Forcella di Zonia, In breve si raggiunge la Forcella di Zonia, da dove si prosegue attraversando in falsopiano il versante ovest del Col Piombin. Proseguiamo sul s. 436 fino alla Forzela de Mondeval e poi, per mezzo di comodo sentiero 434, passando al di sotto delle imponenti pareti orientali della Croda da Lago, arriviamo all’omonimo rifugio e Lago Federa. Da li riprendiamo il sentiero 434, costeggiando per intero il lago. Superato un breve tratto di salita si inizia la discesa verso la località Rucurto, dove avremo lasciato una o più vetture per riportare almeno gli autisti al Passo Giau per il recupero del resto delle autovetture. Il percorso su strada altrimenti sarebbe di circa 5 km. su strada stretta di montagna. PARTENZA ORE 5.30 ZUFFO
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Dati tecnici
Lunghezza 13 km Dislivello +400/-890 m. Tempo impiegato in cammino 4,30 h. Valutazione personale E/M |
Lungo ma appagante giro del Ziolera, della Pala del Becco, modulabile in caso di problemi. Partiamo dal passo Manghen , non prima di un caffè corroborante nel rifugio Baita Manghen (2013) da qualche anno ristrutturato. Col s.322° aggiriamo il m.Manghen arrivando al lago delle Buse (2060) con piccola deviazione (30’). Riprendendo e continuando sul sentiero arriviamo alla Forcella Montalon (2133) e da qui, in andata e ritorno sul sentiero 322, raggiungiamo il lago delle Stellune, dove probabilmente ci fermiamo a mangiare dopo 3 ore di cammino. Torniamo sui nostri passi e alla Forcella, raggiungiamo col s. 322B il laghetto di Montalon. Proseguiamo in un continuo sali e scendi per prati e pendii sassosi sul tracciato della Tanslagorai fino a tornare, tramite un’ultima salita alla Forcella del Frate (2228), al passo Manghen. Dati tecnici
Lunghezza 17,8 km Dislivello +900 m. Tempo impiegato in cammino 7,00 h. Valutazione personale EE/M |
Un excursus nella storia e nella natura del Benaco. Da Torbole, dove ci ritroviamo al parcheggio dietro all'hotel Piccolo Mondo (subito dopo il ponte venendo da Riva/Arco), dopo il caffè di rito saliamo su strada interna verso Arco ma giriamo a destra inoltrandoci tra secolari olivi. Saliamo costeggiando ed ammirando le Marmitte dei Giganti fino a Nago dove effettuiamo una breve sosta all'ombra del forte (ora ristorante) che sorvegliava l'andirivieni lacustre fino al primo novecento. Da qui saliamo ulteriormente fino ai ruderi di Castel Penede, castello duecentesco distrutto durante la guerra di successione spagnola dalle truppe francesi del generale Vendome. Riscendiamo tornando a Nago e ci avviamo al parco Busatte dove sosteremo per il pranzo. Qui inizia il vero e proprio sentiero spettacolare delle Busatte che ci conduce, in un giro a semianello, fino a sopra la loc. Tempesta. Tornati al parco saremo in breve alla macchina, passando per il suggestivo centro di Torbole. Dislivello 700 m. ca/ Lunghezza 14/15 km./ Tempo totale 6 ore ca. / Val. E/F
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