CAMMINARE INSIEME APS 2024
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ASSICURAZIONIREGOLAMENTO DELLE ESCURSIONITESSERAMENTO
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1° giorno-Il Sacrario del Grappa e la Strada degli Eroi
Dal Sacrario del Grappa, che visiteremo, ci rechiamo per il sentiero che porta verso il monte Pertica, costeggiando anche la strada Provinciale che prende il nome dal Generale Cadorna che ne propugnò la costruzione in epoca bellica. Passiamo quindi per prati e malghe che videro, agli inizi del novecento, la grande battaglia del Grappa, una delle tante, sanguinose carneficine che permise però agli italiani di resistere alla violenta Strafexpedition del 1916 ed impedire il dilagare del nemico nella pianura. Dati tecnici Lunghezza 16,5 km Dislivello +895 m. Tempo impiegato in cammino 6,00 h. Valutazione personale E/F |
Due giorni, due escursioni nella Storia recente del nostro paese, come sempre accompagnati da Agatino.
2° giorno-Alle gallerie del San Liberale
Breve ma intenso giro da uno dei parcheggi di S.Liberale. Saliamo sulla destra verso la cima del Monte Mandria, che costituisce la prima meta della giornata. Il dislivello è per la maggior parte posto qui. Alla Malga Archeson ci potremo rifocillare con ciò che ci saremo presi dietro e proseguiremo poi per il Monte Meatte, nostra meta di giornata. Nel ritorno, poco prima del parcheggio, visiteremo il sacello di S.Liberale. Dati tecnici Lunghezza 10,5 km Dislivello +1021 m. Tempo impiegato in cammino 5,20 h. Valutazione personale E/M |
Partendo dal centro di Naturno si percorre la via Stazione e si attraversa il ponte Adige che conduce al campo sportivo, subito dietro al quale si trovano già i primi segnavia per il sentiero Rittersteig e verso Plaus. Si parte dapprima in leggera salita, poi alla biforcazione presso l’attacco al Sentiero della Meditazione si prende a sinistra e si prosegue in piano sul sentiero Rittersteig. Seguendo il segnavia n. 1 lungo le pendici boscose del monte Tramontana, si arriva al romantico Castel Taranto. Superato il castello, il percorso continua indirezione Plaus. Nell’ultimo tratto prima dell’incrocio nel centro di Plaus si trova il percorso Alpine Well-Fit, un moderno percorso fitness attrezzato per esercizi di potenziamento e rilassamento. Proseguendo sulla strada asfaltata Gröbenweg, attraverso i meleti, si arriva nel centro di Plaus. Attraversando il ponte Adige e percorrendo l’adiacente ciclabile della Val Venosta subito a sinistra si costeggia il fiume verso Naturno, per fare ritorno al punto di partenza lungo via Stazione.
Dati tecnici Lunghezza 11,5 km Dislivello 300 m. Tempo impiegato in cammino 3,25 h. h. Valutazione personale E/F |
IL SENTIERO DEI CAVALIERI
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Da Lana di sotto (269) ci dirigiamo su strada asfaltata verso la chiesa Parrocchiale (da visitare) del paesino (Santa Maria Himmelfahrt). Ci inoltriamo dietro la chiesa tra le case e cominciando a salire, incontrando, dopo poco, la passeggiata Brandis da dove torneremo poi. Continuiamo a salire sul sentiero 1 passando in un paio di punti la strada che sale verso la Val d'Ultimo. Su sentiero comodo a tratti asfaltato, arriviamo al paese di Foiana (Vollan) (712) ammirando il possente Castello di Mayenburg (privato, non visitabile) e salendo ulteriormente ci fermiamo nel centro del paesino, presso la chiesa. Dopo il pranzo proseguiamo lungo la strada che sale e scollina poi diventando sentiero (6a) passando per la chiesetta di Santa Maddalena. Procediamo poi per il sentiero accostando (in alto) la valle del torrente Falschauer. Scendiamo ancora fino ad incrociare la via Palade all'entrata del paese di Lana e imbocchiamo la Brandis weg tornando in breve al parcheggio per via panoramica.
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Dati tecnici
Lunghezza 13,5 km Dislivello 522 m. Tempo impiegato in cammino 4,30 h. Valutazione Personale E/F |
Partendo dal Parcheggio ex Enel attraversiamo la
Gardesana, passiamo da Bissiniga e Renzano, sentiero 216 fino al primo Santuario della Madonna del Rio. Sempre in salita tra bosco e case arriviamo a Gazzane al secondo Santuario del giorno, quello della Madonna del Brizzo. Continuando in salita per i sentieri 515, 516a e 516b arriviamo al Santuario della Madonna del Buon Consiglio. Siamo alla località Bagnolo dove troviamo anche da mangiare (buono ma caro). Cominciamo a scendere passando dall'asfalto al bosco senza soluzione di continuità. Passiamo anche a visitare la bella chiesetta di S.Bernardo a Serniga. Salendo al Passo Stacca scendiamo poi per il 217 fino a Massina e poi riattraversiamo, la Gardesana per arrivare al parcheggio. |
DIFFICOLTA': medio-facile. DISLIVELLO ATTIVO: 703 m - LUNGHEZZA: 15,2 km - DURATA: 5h 35m senza contare le soste - CONDUTTORE: Enrico Menestrina tel. 3703431918 Whatsapp o SMS
RITROVO: Via Sant’Iago parcheggio ex Enel ore 8.45 PARTENZA ore 9.00 |
Da Pieve di Tremosine (consiglio di salire dalla Gardesana, magari riprendendo il tragitto dalla statale al paese in un video) scendiamo per la strada della Forra (asfaltata) ammirandone gli scorci assolutamente unici. Arriviamo fino al bivio col sentiero che porta a Campione. Percorriamo quest'ultimo fino a Campione e poi risaliamo fino a Pieve. Purtroppo fino a marzo inoltrato non è possibile la visita alla Terrazza del Brivido ma la vista è stata ed è ancora superba sul lago, qualche centinaio di metri sotto di noi. Torniamo a Pieve ed alle macchine. Pranzo al sacco. Alcuni locali saranno aperti per qualcosa di caldo.
Dati tecnici Lunghezza 11,0 Km. Tempo di percorrenza 5,15 h. solo cammino Dislivello positivo di 890 m. Valutazione personale E/M |
Dal parcheggio poco prima del Museo della Carta, sulla via Valle delle Cartiere a Maderno, saliamo su facile sentiero verso il Museo della Carta. Continuiamo poi per Maina di sotto e, sempre nella Valle poco prima di Luseti, prendiamo verso Gaino cambiando versante sul sentiero 217. A Gaino proseguiamo sul sentiero 221 che ci porterà al tratto attrezzato prima della panoramicissima cima. Da qui ridiscesi (probabilmente mangeremo sulla vetta) proseguiamo verso la cima Mezzano (580 che potremo raggiungere) e discendere sul sentiero 203 che incontreremo dopo la Cima. Tornati a Gaino per altra via riscenderemo a prendere le macchine.
E/MD per presenza di un breve tratto attrezzato. |
Un excursus nella storia e nella natura del Benaco. Da Torbole, dove ci ritroviamo al parcheggio dietro all'hotel Piccolo Mondo (subito dopo il ponte venendo da Riva/Arco), dopo il caffè di rito saliamo su strada interna verso Arco ma giriamo a destra inoltrandoci tra secolari olivi. Saliamo costeggiando ed ammirando le Marmitte dei Giganti fino a Nago dove effettuiamo una breve sosta all'ombra del forte (ora ristorante) che sorvegliava l'andirivieni lacustre fino al primo novecento. Da qui saliamo ulteriormente fino ai ruderi di Castel Penede, castello duecentesco distrutto durante la guerra di successione spagnola dalle truppe francesi del generale Vendome. Riscendiamo tornando a Nago e ci avviamo al parco Busatte dove sosteremo per il pranzo. Qui inizia il vero e proprio sentiero spettacolare delle Busatte che ci conduce, in un giro a semianello, fino a sopra la loc. Tempesta. Tornati al parco saremo in breve alla macchina, passando per il suggestivo centro di Torbole. Dislivello 700 m. ca/ Lunghezza 14/15 km./ Tempo totale 6 ore ca. / Val. E/F
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Dal parcheggio del Centro Commerciale di Pergine (dove potremo anche bere un buon caffè) partiamo verso il centro di Pergine Valsugana(via Romea per i camminatori, via Trento per i residenti) fino alla Chiesa dei Francescani. Qui prendiamo una viuzza per spostarci nella parte ovest della cittadina per raggiungere via via (e risalendo anche un discreto tratto di Marzola) Sega di Palù, Canale, San Cristoforo, San Vito, il Maso Poper, Susà, Costasavina (dove presumibilmente mangeremo), Moretta di Sopra e di Sotto, Roncogno, Maso Celva, Fratte di Celva, il Molino Pontalti, Cirè, di nuovo Roncogno, Ponte Regio per riprenderci i veicoli.
Partenza: ore 9.00 Parcheggi Centro Commerciale Shop Center Dislivello: in salita 630 m. in discesa 630 m. Lunghezza percorso: circa 18,3 km. Durata: 5,45 ore, solo cammino Difficoltà: E/FM Pranzo: Al sacco |
E' sorprendente trovare ad un passo dalla città un ambiente così selvaggio e naturalisticamente rilevante: canyon, forre, marmitte o 'covoli', pareti aggettanti, falesie. Il tutto a ridosso di paesaggi ameni e dolci quali possono essere le dorsali collinari veronesi che accompagneranno il ritorno. Partiamo da Avesa, saliamo verso la Torre Massimiliana n°2 e, per la Strada delle Maragnole, torniamo in basso per imboccare la Val Borago che percorreremo in tutta la sua lunghezza fino a Montecchio. Sosta qui per il pranzo, al sacco, e poi tramite il sentiero 262 ritorno ad Avesa.
Dati tecnici
Lunghezza 16,8 km Dislivello +501 m. Tempo impiegato in cammino 5,30 h. Valutazione personale E/MF |
Con i suoi 1803 m, il Monte Misone è una splendida montagna panoramica che sovrasta l'alta Valle del Garda. Dalla vetta lo sguardo spazia sul Lago di Tenno, sul Lago di Garda, sul Lago di Molveno, sulla catena del Monte Baldo e sul gruppo delle Alpi di Ledro-Gavardina, sul settore meridionale del Gruppo di Brenta fino alle cime del Gruppo della Presanella e del Carè Alto. I sentieri sono ben asfaltati e segnalati, ma bisogna comunque superare circa 830 metri di altitudine su una distanza di 8 km, quindi è necessario un certo livello di preparazione fisica. Al termine ci sposteremo con le macchine per ammirare il tramonto sul lago da Canale di Tenno, suggestivo borgo medievale, tra i più belli Borghi d’Italia.
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Dal Rifugio Passo Giau si percorre il sentiero n° 436 in leggera salita verso la Forcella di Zonia, In breve si raggiunge la Forcella di Zonia, da dove si prosegue attraversando in falsopiano il versante ovest del Col Piombin. Proseguiamo sul s. 436 fino alla Forzela de Mondeval e poi, per mezzo di comodo sentiero 434, passando al di sotto delle imponenti pareti orientali della Croda da Lago, arriviamo all’omonimo rifugio e Lago Federa. Da li riprendiamo il sentiero 434, costeggiando per intero il lago. Superato un breve tratto di salita si inizia la discesa verso la località Rucurto, dove avremo lasciato una o più vetture per riportare almeno gli autisti al Passo Giau per il recupero del resto delle autovetture. Il percorso su strada altrimenti sarebbe di circa 5 km. su strada stretta di montagna. PARTENZA ORE 5.30 ZUFFO
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Dati tecnici
Lunghezza 13 km Dislivello +400/-890 m. Tempo impiegato in cammino 4,30 h. Valutazione personale E/M |
Un facile itinerario da percorrere in tutte le stagioni (in inverno consigliati i ramponcini) che ci porta a collegare i due sobborghi di Trento posti sulla destra orografica dell'Adige ed al contempo nella storia della valle. Dalla medievale Torre dell'Orco (come viene comunemente definita la Torre di Ravina), di cui non si conosce però l'origine del nome alla cinquecentesca ed affrescatissima Villa Margon (breve disgressione per la visita che vale la pena, informarsi sugli orari di apertura) nel pieno dei possedimenti della famiglia Lunelli, produttori dello spumante Ferrari noto in tutto il mondo; al forte di Romagnano, parte integrante della Fortezza di Trento che circondò il capoluogo e che doveva essere l'ultimo baluardo eventuale nella difesa della città; al sentiero del Guardadocio, la vecchia mulattiera che collegava Garniga con il fondovalle e la città di Trento, prima della costruzione dell’attuale viabilità, e che costituiva la parte terminale di un’antica via di comunicazione in quota fra la bassa Vallagarina e Trento, passando per Mori, la Val di Gresta, Cei, Cimone e Garniga. In tutto pochi chilometri (8 circa) con quasi 500 m. di dislivello, da effettuarsi comodamente in circa 3 ore, naturalmente senza contare le eventuali visite (a Villa Margon) e le soste fotografiche.
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Dal piazzale dell’ex rifugio, poco dopo il parcheggio, si imbocca una strada forestale che arriva a Malga Cengledino (1667), al limite del bosco. Salendo ammiriamo i tre laghi di Valbona (inferiore, Medio e Superiore). Ritorno per altra via in anello.A fine escursione è d’obbligo una pausa alla Malga Cengledino dove è possibile acquistare prodotti caseari.
Partenza:Parcheggio località Zeller ore 8.30 Dislivello: 800 m. Lunghezza percorso:13 km Durata: 5.00 h. Difficoltà:E/MF |
Il paesino di Falzes, in Val Pusteria, è uno dei luoghi ideali dove effettuare semplici passeggiate immerse nella natura scoprendo, al tempo stesso, tradizioni, segreti, antichi mestieri e panorami di questo angolo dell'Alto Adige.
Dati tecnici
Lunghezza 17,2 km Dislivello +652 m. Tempo impiegato in cammino 5,20 h. Valutazione personale E/FM |
Bella escursione che attraversa un bosco di conifere ed altre meravigliose sfaccettature del Sudtirolo autentico. Si potranno osservare i ghiacciai delle Alpi della Zillertal, le pareti delle Dolomiti di Sesto, la Marmolada e le Alpi Sarentine. Il percorso inizia dal parcheggio nei pressi di Gelenke, prosegue su sentieri ad anello in senso antiorario. Si passa dal Lago Verde seguendo il sentiero che costeggia il fiume omonimo.
Parcheggio: Parkplatz Gelenke https://maps.app.goo.gl/t5H2xgt3AnHBRvgLA ore 8.30 𝗗𝗶𝘀𝗹𝗶𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗶𝘃𝗼 (𝘀𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮): 1011 m 𝗗𝘂𝗿𝗮𝘁𝗮: 5,30 ore di effettivo cammino 𝗦𝘃𝗶𝗹𝘂𝗽𝗽𝗼 𝗰𝗵𝗶𝗹𝗼𝗺𝗲𝘁𝗿𝗶𝗰𝗼: 13 km circa. 𝗤𝘂𝗼𝘁𝗮 𝗺𝗮𝘀𝘀𝗶𝗺𝗮: 1549 m 𝗗𝗶𝗳𝗳𝗶𝗰𝗼𝗹𝘁𝗮̀: E/FM |
Da Bellamonte (Loc. Castelir) prendiamo la cabinovia Bellamonte 3.0 raggiungendo loc.La Morea, a quota 1.970. Ci si incammina fino a raggiungere Rifugio Passo Lusia (mt 2.055), dove inizia la salita lungo il ripido sentiero sui pendii del Lasté fino alla Forcella di Lusia (mt 2.363) e poi si scende al Bivacco Redolf (mt 2.333) dove si possono ammirare i vicini laghi di Lusia, nostra meta di giornata. Dopo la sosta si imbocca il sentiero n° 621 che porta in discesa in direzione di Malga Bocche (mt 1.946). Da qui la comoda strada forestale n° 623 permette il rientro agli impianti di risalita.
Dati tecnici Lunghezza 15 km Dislivello 600 m. Tempo impiegato in cammino 4,00 h. Valutazione personale E/FM |
Dal parcheggio si segue la strada forestale fino alla malga, da cui parte il Senter de le Vache (SAT 435) verso il Bochet de Carèt, da cui si scende fino a Bocca di Saval per risalire lungo un sentiero non segnalato, ma facile da riconoscere, che porta a Cima Parì. Si scende fino a Saval dallo stesso percorso e poi si prende il sentiero SAT 413 verso Bocca di Trat, dove è possibile fermarsi durante i mesi di apertura al Rifugio Pernici. Si prosegue lungo la strada forestale fino al punto di partenza. PRANZO AL SACCO O, PER CHI VUOLE, AL RIFUGIO PERNICI DOVE CI FERMEREMO
Bagno al lago per chi lo vuole a fine escursione (se il tempo lo permette) . Dati tecnici Lunghezza 13,0 km Dislivello +650 m. Tempo impiegato in cammino 4,30 h. Valutazione personale E/FM |
Il sentiero per Narveol parte dalla strada principale, nascosto tra gli alberi, e porta ad un gruppo di case rurali. Da qui prosegue in salita per poi collegarsi ai sentieri che portano al Dos Croz.
Dal Dos Croz si possono ammirare la Valle di Cavedine e il Monte Bondone. L'escursione prosegue in discesa sul sentiero in direzione nord, che più avanti raggiunge il Santuario Madonna della Grotta e successivamente il paese di Cavedine. Da qui avanziamo lungo la strada per il Lago di Cavedine. Seguiamo la sponda del lago in direzione sud. Giunti in località Trebi, prendiamo la strada a sinistra (via Predorighi) e, dopo la curva, via alle Pozze (a destra), che ci porta al sentiero che torna a Drena. Il percorso è piuttosto lungo (16 km) ma attraversa un fantastico paesaggio variegato, tra boschi, colline, prati, montagne e il bellissimo Lago di Cavedine. Partenza: Drena, ore 9.00 parcheggio gratuito via Roma
Dislivello: disl. + 690 m. Lunghezza percorso: 16 km. Durata: 5,20 h. Difficoltà: E/M Pranzo al Sacco |
Partenza dal parcheggio del Rifugio Ütia de Börz al Passo delle Erbe (2.006 m s.l.m.), in direzione della Forcella di Putia (Furcela de Pütia, Peitlerscharte). Inizia la nostra camminata in leggera salita poi tra dolci prati per salire di nuovo fino a raggiungere un piccolo passaggio più stretto e impervio del sentiero che attraversa i ghiaioni ai piedi del Sass de Putia, che faticosamente risale fino ai 2.361 m s.l.m. della Forcella di Putia.
La Forcella di Putia, che divide il Sass de Putia e le Odle di Eores, ci consente di tirare il fiato proseguendo poi attraverso splendidi prati d'alta montagna in direzione della Malga Ütia Vaćiara e del Rifugio Göma. Da li proseguiamo per il nostro ritorno. La pausa caffè si farà direttamente alla Ütia de Pütia, 5 min. dal parcheggio di partenza escursione. ATTENZIONE: SI PARTE PRESTO in quanto il parcheggio è piccolo e contiene poche macchine. Parcheggiando lungo la strada si rischia una multa. Dati tecnici Lunghezza 17,0 km Dislivello +720 m. Tempo impiegato in cammino 5,50 h. Valutazione personale E/M |
La camminata verso il Rifugio Gardeccia si snoda su un’ampia forestale, lungo un falsopiano in leggera discesa. Da Ciampedie prendi le indicazioni per il sentiero 540. Da Gardeccia si continua camminando su una comoda strada sterrata - sentiero 546 - fino al rifugio Vajolet (mt 2243) – 1 ora. Dal rifugio Vajolet si imbocca il sentiero 542 fino al rifugio Re Alberto 1° (mt. 2621 - 1 ora) che si inerpica su un percorso misto di roccette e ghiaia: i passaggi più impegnativi sono supportati da una comoda corda di ferro che permette a tutti (adulti e bambini) di superarli in completa sicurezza.Non ci sono passaggi particolarmente esposti, non è richiesta attrezzatura da ferrata e anche i bambini possono salire se accompagnati da adulti esperti. Possono salire cani di tutte le razze purché giovani e agili.
ATTENZIONE! Ricordate che il sentiero 542 è l’unica possibilità di discesa dal rifugio re Alberto 1°. Se durante la salita valutate che potrebbe essere un problema la discesa, considerate la possibilità di rinunciare e tornare indietro! . Dati tecnici Lunghezza km 11,9 Dislivello + 720 m. Tempo impiegato in cammino 5,00 h. Valutazione personale EE/M PRANZO AL SACCO O AL RIFUGIO |
Daniele Bombardelli
Agente Generale Cel. 3285423154 |
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