CAMMINARE INSIEME APS 2024
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ASSICURAZIONIREGOLAMENTO DELLE ESCURSIONITESSERAMENTO-MODALITA' E MODULIAZIENDE AMICHE
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ASSICURAZIONIREGOLAMENTO DELLE ESCURSIONITESSERAMENTO-MODALITA' E MODULIAZIENDE AMICHE
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Daniele Bombardelli
Agente Generale Cel. 3285423154 |
N.B.
Le tracce gpx e le cartine con i tracciati sono solamente indicative e potrebbero non rappresentare in modo corretto il percorso. Il percorso è modificabile insindacabilmente dal Capogita in base ad esigenze meteorologiche o personali, sulla base di valutazioni e ponderazioni fatte in itinere e per motivi assolutamente importanti, secondo dette valutazioni. Le date delle escursioni sono puramente indicative. Le presentazioni senza data sono gite che si effettueranno in data da destinarsi o in preparazione. Spesso le escursioni non sono state fatte o provate in precedenza quindi abbiate pazienza per eventuali inesattezze sul percorso in itinere. PER LE ESCURSIONI USATE IL NUMERO 3703431918 oppure il nome corrispondente a quello scritto a fianco del titolo dell'escursione, possibilmente con SMS o Whatsapp (anche audio). TELEFONATE SOLO SE NECESSARIE Altri Contatti per le escursioni: Juliet 3456074555 Renato 3358267681 Agatino 3278718417 Ezio 3384644057 |
Indicazioni sulla sicurezza
1) Preparate il vostro itinerario 2) Scegliete un percorso adatto alla vostra preparazione 3) Scegliete equipaggiamento e attrezzatura idonei 4) Consultate I bollettini nivometereologici 5) Partire da soli è più rischioso 6) Lasciate informazioni sul vostro itinerario e sull’orario approssimativo di rientro 7) Non esitate ad affidarvi ad un professionista 8) Fate attenzione alle indicazioni e alla segnaletica che trovate sul percorso 9) Non esitate a tornare sui vostri passi 10) In caso di incidente date l’allarme chiamando il numero unico per le emergenze 112 Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici.
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borghi_silenti.pdf | |
File Size: | 653 kb |
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Da Riva fino alla sua collina, incastonato tra il monte S.Martino, sta Campi di Riva, ridente ed ameno paesello che ci riporta alla rurale e laboriosa tranquillità dei nostri paesi dell'ottocento. Solo il rumore, purtroppo incancellabile, dei motori ci riporta al presente. Sarà il sentiero del Berghem, da S.Giacomo che ci porterà in quota con vari spunti sia storici che paesaggistici. Partenza da S.Giacomo di Riva, ore 9.00
Tempo: 6/7 ore Dislivello: 900 m. al massimo Percorrenza: 18 km al massimo |
Partiamo dal parcheggio di Loppio, sito all’inizio della strada della Valle di Gresta. Non ci sono molti posti auto quindi meglio compattare il più possibile. Seguiamo il s. 781 e ci inerpichiamo sul Monte Garda, bypassando Valle San Felice ed arrivando a Pannone, ove visiteremo i ruderi di Castel Gresta, datato 1225. Da Pannone poi lungo la dorsale del Nomeson saliremo fino a quasi 800 m. e poi scenderemo fino a Manzano, prima alla chiesetta di S.Agata e poi in paese. Da qui torneremo a valle S.Felice (bella e suggestiva la chiesa di S.Anna) e poi per strada parallela, torneremo a Loppio.
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Partenza: Loppio, ore 8.30 parcheggio cimitero
Dislivello: disl. + 870 m. Lunghezza percorso: 16 km. Durata: 6,00 h. Difficoltà: E/M Pranzo al sacco |
Una lunga passeggiata prepasquale in riva al lago con ritorno in battello. Preghiamo di prenotarsi per tempo.
Dal centro Commerciale Le Vele (arrivare già “caffettati”) ci dirigiamo in saliscendi dapprima verso la stazione e poi verso l’interno lago (C.na Montebruno, C.na Le Grezze, C.ne Machetto). Prima di giungere all’Autostrada torniamo verso nord ed a Bornade, C.na Monte Scorticato, San Zeno. Da qui di nuovo verso nord per Rivoltella dove raggiungiamo il lago, finalmente. Dal Castello (dell’antico maniero lacustre rimane solo una torre che fa da campanile alla chiesa) ci avviamo verso l’Oasi di S.Francesco e cominciamo a risalire la penisola di Sirmione fino all’Imbarcadero. Contiamo di avere il tempo per visitare tutta la penisola/cittadina fino al termine della penisola per poi tornare all’imbarcadero per il battello che ci riporterà a Desenzano. Allo sbarco per raggiungere le macchine ci vorrà ancora qualche centinaio di metri a piedi (2,3 km. circa 40’). Pranzo al sacco, comunque presenti locali sul percorso |
Partenza: Desenzano, Centro Commerciale Le Vele, ore 9.00
Dislivello: in salita 70 m. in discesa m. 70 totali. Altitudine max.112 e min.65 Lunghezza percorso: circa 20,8 km. Totali (18,5 + 2,3) Durata: 5,30 ore totali, solo cammino Difficoltà: E/F |
Il lago di Favogna (Fennberger See in tedesco) è un piccolo lago alpino situato sull'altipiano di Favogna (Fennberg) a 1034 m nel comune di Magrè sulla Strada del Vino (BZ), a circa 44 km da Bolzano. Dal 1977 il lago e la zona circostante, per una estensione di 10 ettari, sono un biotopo protetto per il suo valore botanico e faunistico. I prati adiacenti al lago sono ricchi di specie vegetali tipiche di habitat umidi come il ranuncolo, l'erioforo (Eriophorum vaginatum), la pianta carnivora Pinguicula vulgaris e varie orchidee selvatiche tra cui Anacamptis morio ed Epipactis palustris. Da Magrè saliremo per la Pilgerwege fino ad imboccare il sentiero 3 a circa 340 m. che ci porterà al lago e all’altipiano a 1047 m. A S.Leonardo molto vicino, si troverà, per chi volesse, ristoro all’hotel Zur Kirche. Dati tecnici Lunghezza 14,1 Km. Tempo di percorrenza 5,15 h. solo cammino Dislivello positivo di 910 m. Valutazione personale E/FM Pranzo al sacco o in locale sull’Altipiano.
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E' sorprendente trovare ad un passo dalla città un ambiente così selvaggio e naturalisticamente rilevante: canyon, forre, marmitte o 'covoli', pareti aggettanti, falesie. Il tutto a ridosso di paesaggi ameni e dolci quali possono essere le dorsali collinari veronesi che accompagneranno il ritorno. Partiamo da Avesa, saliamo verso la Torre Massimiliana n°2 e, per la Strada delle Maragnole, torniamo in basso per imboccare la Val Borago che percorreremo in tutta la sua lunghezza fino a Montecchio. Sosta qui per il pranzo, al sacco, e poi tramite il sentiero 262 ritorno ad Avesa.
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Dati tecnici
Lunghezza 16,8 km Dislivello +501 m. Tempo impiegato in cammino 5,30 h. Valutazione personale E/MF |
Il percorso a piedi è lungo circa 90 km e si svolge prevalentemente su strade sterrate, sentieri di montagna e su alcuni brevi tratti di strade asfaltate secondarie.
Il Cammino dei Borghi Silenti è tracciato ad anello e ruota attorno al monte Croce di Serra, il punto più alto dei monti Amerini con i suoi quasi mille metri di altezza; occorre seguire attentamente la segnaletica di colore giallo, come da legenda, poiché il sentiero percorre ampi tratti disabitati con lunghi passaggi nei boschi. Generalmente il percorso può essere effettuato da chiunque abbia un discreto allenamento, non essendoci tratti tecnicamente difficili ma solo, com’è ovvio, un po’ faticosi. Prenotarsi entro il 18 febbraio. Posti limitati. Vedi pagina dedicata. |
Con i suoi 1803 m, il Monte Misone è una splendida montagna panoramica che sovrasta l'alta Valle del Garda. Dalla vetta lo sguardo spazia sul Lago di Tenno, sul Lago di Garda, sul Lago di Molveno, sulla catena del Monte Baldo e sul gruppo delle Alpi di Ledro-Gavardina, sul settore meridionale del Gruppo di Brenta fino alle cime del Gruppo della Presanella e del Carè Alto. I sentieri sono ben asfaltati e segnalati, ma bisogna comunque superare circa 830 metri di altitudine su una distanza di 8 km, quindi è necessario un certo livello di preparazione fisica. Al termine ci sposteremo con le macchine per ammirare il tramonto sul lago da Canale di Tenno, suggestivo borgo medievale, tra i più belli Borghi d’Italia.
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Partendo dal Parcheggio ex Enel attraversiamo la
Gardesana, passiamo da Bissiniga e Renzano, sentiero 216 fino al primo Santuario della Madonna del Rio. Sempre in salita tra bosco e case arriviamo a Gazzane al secondo Santuario del giorno, quello della Madonna del Brizzo. Continuando in salita per i sentieri 515, 516a e 516b arriviamo al Santuario della Madonna del Buon Consiglio. Siamo alla località Bagnolo dove troviamo anche da mangiare (buono ma caro). Cominciamo a scendere passando dall'asfalto al bosco senza soluzione di continuità. Passiamo anche a visitare la bella chiesetta di S.Bernardo a Serniga. Salendo al Passo Stacca scendiamo poi per il 217 fino a Massina e poi riattraversiamo, la Gardesana per arrivare al parcheggio. |
DIFFICOLTA': medio-facile. DISLIVELLO ATTIVO: 703 m - LUNGHEZZA: 15,2 km - DURATA: 5h 35m senza contare le soste - CONDUTTORE: Enrico Menestrina tel. 3703431918 Whatsapp o SMS
RITROVO: Via Sant’Iago parcheggio ex Enel ore 8.45 PARTENZA ore 9.00 |
Il sentiero per Narveol parte dalla strada principale, nascosto tra gli alberi, e porta ad un gruppo di case rurali. Da qui prosegue in salita per poi collegarsi ai sentieri che portano al Dos Croz.
Dal Dos Croz si possono ammirare la Valle di Cavedine e il Monte Bondone. L'escursione prosegue in discesa sul sentiero in direzione nord, che più avanti raggiunge il Santuario Madonna della Grotta e successivamente il paese di Cavedine. Da qui avanziamo lungo la strada per il Lago di Cavedine. Seguiamo la sponda del lago in direzione sud. Giunti in località Trebi, prendiamo la strada a sinistra (via Predorighi) e, dopo la curva, via alle Pozze (a destra), che ci porta al sentiero che torna a Drena. Il percorso è piuttosto lungo (16 km) ma attraversa un fantastico paesaggio variegato, tra boschi, colline, prati, montagne e il bellissimo Lago di Cavedine. |
Partenza: Drena, ore 9.00 parcheggio gratuito via Roma
Dislivello: disl. + 690 m. Lunghezza percorso: 16 km. Durata: 5,20 h. Difficoltà: E/M Pranzo al Sacco |
Da Pieve di Tremosine (consiglio di salire dalla Gardesana, magari riprendendo il tragitto dalla statale al paese in un video) scendiamo per la strada della Forra (asfaltata) ammirandone gli scorci assolutamente unici. Arriviamo fino al bivio col sentiero che porta a Campione. Percorriamo quest'ultimo fino a Campione e poi risaliamo fino a Pieve. Purtroppo fino a marzo inoltrato non è possibile la visita alla Terrazza del Brivido ma la vista è stata ed è ancora superba sul lago, qualche centinaio di metri sotto di noi. Torniamo a Pieve ed alle macchine. Pranzo al sacco. Alcuni locali saranno aperti per qualcosa di caldo. Dati tecnici Lunghezza 11,0 Km. Tempo di percorrenza 5,15 h. solo cammino Dislivello positivo di 890 m. Valutazione personale E/M
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Dal parcheggio poco prima del Museo della Carta, sulla via Valle delle Cartiere a Maderno, saliamo su facile sentiero verso il Museo della Carta. Continuiamo poi per Maina di sotto e, sempre nella Valle poco prima di Luseti, prendiamo verso Gaino cambiando versante sul sentiero 217. A Gaino proseguiamo sul sentiero 221 che ci porterà al tratto attrezzato prima della panoramicissima cima. Da qui ridiscesi (probabilmente mangeremo sulla vetta) proseguiamo verso la cima Mezzano (580 che potremo raggiungere) e discendere sul sentiero 203 che incontreremo dopo la Cima. Tornati a Gaino per altra via riscenderemo a prendere le macchine.
E/MD per presenza di un breve tratto attrezzato. |
Dal parcheggio del Centro Commerciale di Pergine (dove potremo anche bere un buon caffè) partiamo verso il centro di Pergine Valsugana(via Romea per i camminatori, via Trento per i residenti) fino alla Chiesa dei Francescani. Qui prendiamo una viuzza per spostarci nella parte ovest della cittadina per raggiungere via via (e risalendo anche un discreto tratto di Marzola) Sega di Palù, Canale, San Cristoforo, San Vito, il Maso Poper, Susà, Costasavina (dove presumibilmente mangeremo), Moretta di Sopra e di Sotto, Roncogno, Maso Celva, Fratte di Celva, il Molino Pontalti, Cirè, di nuovo Roncogno, Ponte Regio per riprenderci i veicoli.
Partenza: ore 9.00 Parcheggi Centro Commerciale Shop Center Dislivello: in salita 630 m. in discesa 630 m. Lunghezza percorso: circa 18,3 km. Durata: 5,45 ore, solo cammino Difficoltà: E/FM Pranzo: Al sacco |
Dal Rifugio Passo Giau si percorre il sentiero n° 436 in leggera salita verso la Forcella di Zonia, In breve si raggiunge la Forcella di Zonia, da dove si prosegue attraversando in falsopiano il versante ovest del Col Piombin. Proseguiamo sul s. 436 fino alla Forzela de Mondeval e poi, per mezzo di comodo sentiero 434, passando al di sotto delle imponenti pareti orientali della Croda da Lago, arriviamo all’omonimo rifugio e Lago Federa. Da li riprendiamo il sentiero 434, costeggiando per intero il lago. Superato un breve tratto di salita si inizia la discesa verso la località Rucurto, dove avremo lasciato una o più vetture per riportare almeno gli autisti al Passo Giau per il recupero del resto delle autovetture. Il percorso su strada altrimenti sarebbe di circa 5 km. su strada stretta di montagna. PARTENZA ORE 5.30 ZUFFO
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Dati tecnici
Lunghezza 13 km Dislivello +400/-890 m. Tempo impiegato in cammino 4,30 h. Valutazione personale E/M |
Lungo ma appagante giro del Ziolera, della Pala del Becco, modulabile in caso di problemi. Partiamo dal passo Manghen , non prima di un caffè corroborante nel rifugio Baita Manghen (2013) da qualche anno ristrutturato. Col s.322° aggiriamo il m.Manghen arrivando al lago delle Buse (2060) con piccola deviazione (30’). Riprendendo e continuando sul sentiero arriviamo alla Forcella Montalon (2133) e da qui, in andata e ritorno sul sentiero 322, raggiungiamo il lago delle Stellune, dove probabilmente ci fermiamo a mangiare dopo 3 ore di cammino. Torniamo sui nostri passi e alla Forcella, raggiungiamo col s. 322B il laghetto di Montalon. Proseguiamo in un continuo sali e scendi per prati e pendii sassosi sul tracciato della Tanslagorai fino a tornare, tramite un’ultima salita alla Forcella del Frate (2228), al passo Manghen.
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Dati tecnici
Lunghezza 17,8 km Dislivello +900 m. Tempo impiegato in cammino 7,00 h. Valutazione personale EE/M |
Un excursus nella storia e nella natura del Benaco. Da Torbole, dove ci ritroviamo al parcheggio dietro all'hotel Piccolo Mondo (subito dopo il ponte venendo da Riva/Arco), dopo il caffè di rito saliamo su strada interna verso Arco ma giriamo a destra inoltrandoci tra secolari olivi. Saliamo costeggiando ed ammirando le Marmitte dei Giganti fino a Nago dove effettuiamo una breve sosta all'ombra del forte (ora ristorante) che sorvegliava l'andirivieni lacustre fino al primo novecento. Da qui saliamo ulteriormente fino ai ruderi di Castel Penede, castello duecentesco distrutto durante la guerra di successione spagnola dalle truppe francesi del generale Vendome. Riscendiamo tornando a Nago e ci avviamo al parco Busatte dove sosteremo per il pranzo. Qui inizia il vero e proprio sentiero spettacolare delle Busatte che ci conduce, in un giro a semianello, fino a sopra la loc. Tempesta. Tornati al parco saremo in breve alla macchina, passando per il suggestivo centro di Torbole. Dislivello 700 m. ca/ Lunghezza 14/15 km./ Tempo totale 6 ore ca. / Val. E/F
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Un facile itinerario da percorrere in tutte le stagioni (in inverno consigliati i ramponcini) che ci porta a collegare i due sobborghi di Trento posti sulla destra orografica dell'Adige ed al contempo nella storia della valle. Dalla medievale Torre dell'Orco (come viene comunemente definita la Torre di Ravina), di cui non si conosce però l'origine del nome alla cinquecentesca ed affrescatissima Villa Margon (breve disgressione per la visita che vale la pena, informarsi sugli orari di apertura) nel pieno dei possedimenti della famiglia Lunelli, produttori dello spumante Ferrari noto in tutto il mondo; al forte di Romagnano, parte integrante della Fortezza di Trento che circondò il capoluogo e che doveva essere l'ultimo baluardo eventuale nella difesa della città; al sentiero del Guardadocio, la vecchia mulattiera che collegava Garniga con il fondovalle e la città di Trento, prima della costruzione dell’attuale viabilità, e che costituiva la parte terminale di un’antica via di comunicazione in quota fra la bassa Vallagarina e Trento, passando per Mori, la Val di Gresta, Cei, Cimone e Garniga. In tutto pochi chilometri (8 circa) con quasi 500 m. di dislivello, da effettuarsi comodamente in circa 3 ore, naturalmente senza contare le eventuali visite (a Villa Margon) e le soste fotografiche.
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