Ok. Avrei dovuto pensarci che il parcheggio della biblioteca fosse sottoposto a qualche vincolo in giorno scolastico visto la vicinanza della stessa al polo scolastico. Ma tant'è... Dopo numerosi vai e vieni per raccordare le varie parti del gruppo che chiaramente avevano preso strade diverse (chi per cercar parcheggio, chi per attendere al luogo indicato) partiamo (in 18) alla ricerca di un bar che sappia soddisfare la nostra voglia di aroma caffeinico, droga a buon mercato ma non troppo. Finalmente, non troppo in sintonia con i tempi di percorso, percorriamo le strade del Borgo (così viene chiamato dagli abitanti, di cui mi pregio di aver fatto parte in ormai lontani tempi giovanili) ossia la via un tempo principale ma ancor oggi costellata di piccole botteghe anche se, al passo con i tempi (sigh!), molte serrande sono abbassate o in procinto di farlo. Rimangono alcune insegne storiche che evocano, come sempre quando passo di qui, le mie corse in bicicletta per le strade un tempo deserte. Arriviamo alla Salita dei Bersaglieri (vedi nota nei Pois) ed iniziamo la salita che fa subito selezione, in quanto ognuno adotta il proprio passo ma, allo stesso tempo, vuole stare dietro al conduttore (oh, ma sono io!). In circa mezz'ora siamo sotto Castel Telvana e tagliamo, con qualche salita fuori ordinanza, per gli orti del castello. Breve spiegazione storica e poi proseguiamo fino al Capitello dove, preso da una chiacchierata, proseguo invece di girare. Accortomi, dopo un po', dello sbaglio, torno indietro e saliamo, prima su asfalto e poi su sentieri e trincee, tra le postazioni ed il bosco che introducono alla sommità dove fanno "bella" mostra di sè le antenne per le telecomunicazioni, necessario orrendo orpello allo skyline dei nostri monti. Subito dietro vediamo finalmente le poche vestigia ancora rimanenti di Castel S.Pietro che è in decadente incuria ormai da svariati decenni. Passati oltre, allo spiazzo giriamo in discesa per la bella via Crucis incisa nei tronchi di legno, che ci fa arrivare in breve a Telve di Sopra, in un vento forte che, a tratti, tende a portarti con sè. Scendiamo fino ad oltrepassare il torrente, affluente del Brenta, e cominciamo a salire costeggiando delle case e poi inoltrandoci nel bosco per raggiungere l'ultimo dei tre castelli in programma. Solo il nome (sulla cartina introduttiva e su un cartello lungo la salita) ricordano ormai Castel Arnana che avremmo potuto annoverare nel nostro percorso se non fosse per il sentiero che ne raggiunge le pochissime tracce, semisepolto dal sottobosco (rovi, alberi caduti e quant'altro). Dopo l'ultima, a tratti faticosa salita, ci troviamo alla sinistra il maniero che è chiuso per restauri archeologici e che sarà, in un prossimo futuro si spera, reso disponibile alla visita. Io ed una amica entriamo ugualmente all'interno, complice una finestrella ove riesco ad entrare in maniera "avventurosa", constatando lo stato avanzato dei lavori di pulitura (visibile anche dal biancore dell'arco d'entrata della porta posta a panorama sulla Valsugana) e tentando di arrampicare su pietre che proprio immobili non sono. Desistiamo per istinto di autoconservazione e per non inficiare il risultato dei lavori. Appuntamento al prossimo anno. Scendiamo attraversando il bel paese di Telve e, ancora tormentati da un vento forte, arriviamo al Baraindia, ottimo ristorante affiancato al distributore che avevo già avuto modo di apprezzare in precedenti venute. Dopo il lauto pasto che sembrammi apprezzato dai miei sodali di cammino, riprendiamo la discesa, dapprima sulla provinciale e poi tagliando per stradina asfaltata a sinistra, arriviamo in Corso Vicenza a Borgo e prendiamo poi per raggiungere la ciclabile dove raggiungiamo le macchine parcheggiate nel grande parcheggio lungo la Provinciale 109. Salutate le due amiche di Ivano Fracena proseguiamo, su proposta di Stefano che condivido appieno (giacchè mi riporta indietro nel tempo di circa mezzo secolo) per il lungoBrenta e verso la chiesa dei Francescani, a cui dovremo ascendere per una breve ma secca salita lastricata in porfido. Visita alla chiesa ed alla terrazza molto panoramica sul paese e poi ritorno, dopo il saluto agli amici di Borgo Stefano e Luciana ed un ultima birra della staffa al Bar Italia. Ritorno dopo visita alla Pieve di S.Maria Assunta, chiesa arcipretale. In totale quasi 18 km., fatti in 6 h. 50' (molte le soste e le attese, in realta in movimento sono circa 5 ore), 850 i metri di dislivello. Valutazione E/M
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POIS E LINK A FONDO PAGINA
Le foto dei partecipanti
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