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Un lungo (ma non troppo) itinerario tra suggestioni di antichi manieri e borghi, laghi placidi quanto misteriosi (nel loro afflato nebbioso e leggendario) e le vigne che donano il loro frutto per la produzione del famoso Vino Santo. Tra tutto questo la modernità irrompe con la centrale di S.Massenza e la trafficatissima Gardesana che trae e immette turisti al lago d'Italia, quel Garda o Benaco di cui si invaghirono decine di poeti ed artisti nel corso della storia.
Partiamo dal parcheggio della Centrale Idroelettrica di S.Massenza, di cui consigliamo la visita in alto momento (durata circa 2 ore, molto interessante. Contattare eventualmente hydrodolomiti). Da qui ci dirigiamo verso la località Due Laghi, dove ci sono ben due ristoranti ed un albergo (sosta caffè in una delle strutture). Pieghiamo per tornare verso Trento ed aggiriamo il "Giardino delle Spezie", ristorante e gelateria e saliamo sulla strada fino a che troviamo il sentiero dedicato alle Rogge di Calavino. Lo risaliamo, seguendo appunto all'incontrario il corso della roggia fino alle case del paese. Risaliamo attraversando la Provinciale e salendo fino al sagrato della chiesa dedicata a Santa Maria Assunta, risalente all'XI° secolo ma rimaneggiata nel XVI°, con pronao che colpevolmente taglia un prezioso affresco. Un giro per le strade del paese ci riporta indietro nel tempo, e le suggestioni temporali spaziano dal cinquecento all'ottocento. Scendiamo per via Pedrini, via Filatoi e fino quasi alla SP 84. Sempre su asfalto e ghiaino, tra ulivi e vigneti, saliamo fino al piccolo ed affascinante borgo di Castel Madruzzo, dominato dal maniero omonimo. Nel periodo natalizio il borgo è animato da decine di presepi di tutte le forme e origini. Continuiamo sulla strada principale verso Lasino. Anche qui attraversiamo la storia fino alla rotonda posta sulla strada e riattraversiamo la SP 84 salendo verso la chiesa di S.Siro. Proseguiamo fino alla SP 251 che attraversiamo, tenendo poi la sinistra per due bivi. Saliamo poi verso la chiesetta di San Mauro, e proseguiamo raggiungendo di nuovo la SP 251. Ne seguiamo il corso fino ad un tornante (cartello pendenza 11%), prendendo poi a destra un sentiero (primo tratto in cemento) che ci conduce a Ponte Oliveti (trattoria omonima subito dopo il ponte). Prendiamo la strada che porta a Sarche, girando poi alla prima strada asfaltata utile (prima ve n’è una vietata al traffico pubblico). Attraversiamo la zona nuova del paese di Sarche confluendo sulla SS 45bis Gardesana all’altezza del ristorante pizzeria Al Convento. Da lì (sosta pranzo) si prosegue sul marciapiede verso Trento immettendosi quasi subito nel sentiero pedonale lungolago di Toblino. Qui gli scorci sul lago, il castello e l’ambiente lacustre faranno certamente tirare tardi agli amanti degli scatti fotografici. Il castello è accessibile solo per ciò che riguarda l’ingresso ed il bar , poi naturalmente solo ai clienti dell’hotel. Da novembre a marzo il castello rimane chiuso poi aperto tutti i giorni. Finita la passeggiata lungolago attraversiamo nei pressi della rotatoria per imboccare la strada di Santa Massenza e ritornare al parcheggio.
Dislivello + 350 m. Tempo escluse le soste 5 h. 30’ Lunghezza 17,5 km. Difficoltà F Punto più alto 501 m.
Partiamo dal parcheggio della Centrale Idroelettrica di S.Massenza, di cui consigliamo la visita in alto momento (durata circa 2 ore, molto interessante. Contattare eventualmente hydrodolomiti). Da qui ci dirigiamo verso la località Due Laghi, dove ci sono ben due ristoranti ed un albergo (sosta caffè in una delle strutture). Pieghiamo per tornare verso Trento ed aggiriamo il "Giardino delle Spezie", ristorante e gelateria e saliamo sulla strada fino a che troviamo il sentiero dedicato alle Rogge di Calavino. Lo risaliamo, seguendo appunto all'incontrario il corso della roggia fino alle case del paese. Risaliamo attraversando la Provinciale e salendo fino al sagrato della chiesa dedicata a Santa Maria Assunta, risalente all'XI° secolo ma rimaneggiata nel XVI°, con pronao che colpevolmente taglia un prezioso affresco. Un giro per le strade del paese ci riporta indietro nel tempo, e le suggestioni temporali spaziano dal cinquecento all'ottocento. Scendiamo per via Pedrini, via Filatoi e fino quasi alla SP 84. Sempre su asfalto e ghiaino, tra ulivi e vigneti, saliamo fino al piccolo ed affascinante borgo di Castel Madruzzo, dominato dal maniero omonimo. Nel periodo natalizio il borgo è animato da decine di presepi di tutte le forme e origini. Continuiamo sulla strada principale verso Lasino. Anche qui attraversiamo la storia fino alla rotonda posta sulla strada e riattraversiamo la SP 84 salendo verso la chiesa di S.Siro. Proseguiamo fino alla SP 251 che attraversiamo, tenendo poi la sinistra per due bivi. Saliamo poi verso la chiesetta di San Mauro, e proseguiamo raggiungendo di nuovo la SP 251. Ne seguiamo il corso fino ad un tornante (cartello pendenza 11%), prendendo poi a destra un sentiero (primo tratto in cemento) che ci conduce a Ponte Oliveti (trattoria omonima subito dopo il ponte). Prendiamo la strada che porta a Sarche, girando poi alla prima strada asfaltata utile (prima ve n’è una vietata al traffico pubblico). Attraversiamo la zona nuova del paese di Sarche confluendo sulla SS 45bis Gardesana all’altezza del ristorante pizzeria Al Convento. Da lì (sosta pranzo) si prosegue sul marciapiede verso Trento immettendosi quasi subito nel sentiero pedonale lungolago di Toblino. Qui gli scorci sul lago, il castello e l’ambiente lacustre faranno certamente tirare tardi agli amanti degli scatti fotografici. Il castello è accessibile solo per ciò che riguarda l’ingresso ed il bar , poi naturalmente solo ai clienti dell’hotel. Da novembre a marzo il castello rimane chiuso poi aperto tutti i giorni. Finita la passeggiata lungolago attraversiamo nei pressi della rotatoria per imboccare la strada di Santa Massenza e ritornare al parcheggio.
Dislivello + 350 m. Tempo escluse le soste 5 h. 30’ Lunghezza 17,5 km. Difficoltà F Punto più alto 501 m.