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Iniziamo la nostra escursione nei pressi del campo sportivo che si trova sulla strada provinciale tra Dro e Drena. Da qui si entra direttamente nel biotopo delle Marocche di Dro. Il sentiero si snoda attraverso un paesaggio lunare composto da detriti, risalenti a frane e crolli avvenuti durante il ritiro dei ghiacciai circa 20.000 anni fa. Cartelli informativi spiegano gli aspetti geologici, ma anche le peculiarità di una flora e fauna che si è adattata a questa zona arida e rocciosa. All’inizio seguiamo i segnavia con il pittogramma del dinosauro. Ci portano dritti ad una roccia che ha conservato le impronte dell’animale preistorico per milioni di anni. Raggiunta questa ci spostiamo dapprima sui nostri passi tornando leggermente indietro per scendere verso il Laghisol e la centrale elettrica di Fies, sentiero dedicato. Da qui inizia il percorso lungo il lago di Cavedine, recentemente ristrutturato da uno smottamento di qualche tempo fa. Finito il percorso ci avviamo, dalla ciclabile e poi in mezzo ai campi, all''Azienda Agricola Gino Pedrotti dove degustiamo specialità locali e l'ottimo vino prodotto dal locale (vedi foto e link)
Riprendiamo soddisfatti nello stomaco ma anche nello sguardo, con l'escursione dopo pranzo affrontando il grosso della salita fino a quota 507, nostra cima Coppi. Digradiamo col percorso piano piano fino alla quota ulivi, attraversando la SP 84 per due volte, l'ultima della quale per raggiungere il parcheggio lasciato al mattino. In tutto circa 16 chilometri di percorrenza con 420 m. di dislivello percorsi in 5 ore. Soddisfatti per aver potuto conoscere un paesaggio più unico che raro del Trentino, chiudiamo con la raccomandazione di non intraprendere questa escursione nelle giornate calde dell’estate.
Riprendiamo soddisfatti nello stomaco ma anche nello sguardo, con l'escursione dopo pranzo affrontando il grosso della salita fino a quota 507, nostra cima Coppi. Digradiamo col percorso piano piano fino alla quota ulivi, attraversando la SP 84 per due volte, l'ultima della quale per raggiungere il parcheggio lasciato al mattino. In tutto circa 16 chilometri di percorrenza con 420 m. di dislivello percorsi in 5 ore. Soddisfatti per aver potuto conoscere un paesaggio più unico che raro del Trentino, chiudiamo con la raccomandazione di non intraprendere questa escursione nelle giornate calde dell’estate.
Le Marocche di Dro sono un'ampia e soleggiata distesa di sassi (mar nel dialetto locale) che si trova nel comune di Dro. Di origine post-glaciale, formatesi circa 200.000 anni fa, durante le fasi di ritiro dei ghiacciai, per effetto dell'allentarsi della spinta sui fianchi delle montagne, sono precipitate sul fondo valle tre grosse frane composte da detriti rocciosi. L'erosione degli agenti atmosferici e il tempo hanno disgregato e modellato ulteriormente questa distesa rocciosa. Attualmente il loro aspetto é arido e desolato, caratterizzato da lievi colline e da tre tipologie di terreno, una molto arida dove tra i sassi cresce solo flora di tipo "pioniere" come licheni e alghe; una zona più ricca di humus dove riescono a crescere cespugli e qualche piccola pianta anche se con caratteri morfologici adattati quindi con tronchi bassi e rami corti, infine in una piccola depressione si é formato un piccolo lago chiamato Laghisol attorno al quale riesce a crescere una flora particolare. In alcune zone, dato il microclima caldo e arido si sono insediate piante di tipo submediterraneo.
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