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Partiamo, come d'abitudine, dal parcheggio sito poco prima del cimitero austroungarico (1350m). Ci sono altri parcheggi ma la strada, da lì in poi, diventa di ghiaia ed il fondo è sconnesso. Dopo poche decine di metri il sentiero 132b si stacca sulla sinistra iniziando a salire nel prato ed inoltrandosi nel bosco. La salita si fa subito erta e così continua per circa 20'. Il sentiero poi spiana leggermente, permettendoci di rifiatare. Un altro piccolo strappo ci conduce infine alla loc. Torno, a quota 1625. Nella salita, la fatica viene ripagata dal cielo che inizia a schiarire il suo iniziale grigiore e dallo sguardo che inizia a schiudersi ai panorami. Proseguiamo sulla stradina larga e comoda, ora in leggera pendenza che ci fa arrivare all'Alpe Alba, un piacevole altipiano prativo a quota 1850-1900 dove sono incastonate tranquille casette in sasso dove i proprietari trascorrono l'estate al riparo dalle calure della città. Alla confluenza del nostro sentiero (132b) con il sentiero madre (132), proseguiamo su questo fino al termine delle casette lasciando poi il sentiero in prossimità di un riparo dove albergano tre cavalli. Ci spostiamo su un sentiero appena segnato che risale leggermente imboccando e perdendosi però tra l'erba. La direzione da seguire è la risalita del pendio posto poco prima dell'evidente mole del Col Santo che ci sovrasta e che conduce, non semplicemente, al sentiero 131che proviene da Malga Costoni nei pressi della Selletta dell'Anziana (1977). A 5 minuti tornando verso sinistra il Dos dell'Anziana che nulla aggiunge ai panorami finora visti e che promettono solo maggior ampliamento nei pressi del Col Santo (2112). In circa mezz'ora saliamo i metri che ancora ci separano dal primo dei due Colli , maggiore solo di pochi metri all'altro ma completamente diverso rispetto al suo quasi omologo. Siamo infatti su una sorta di cocuzzolo ampio e prativo con in cima la croce di legno che si vede in lontananza. Il panorama è di quelli da togliere il fiato, con le montagne che sembrano biscotti con le nuvole che le cullano quà e là. Un'aria fresca si fa sentire poco prima del proseguimento, in discesa , verso la Selletta dei Colsanti (1994m.). Da qui prendiamo il sentiero 131a che in breve, con alcuni passaggi arditi, ci porta di poco sotto al Col Santino la cui cima dobbiamo risalire per alcuni metri su roccette. Anche qui maestoso il panorama con le nuvole che però piano si sfaldano e mostrano le valli sottostanti. Ritorniamo sul sentiero con attenzione e proseguiamo verso valle fino ad incrociare e percorrere il sentiero 120, sentiero E5 europeo. Arrivati all'Alpe Pozza breve è il cammino che ci separa dal Rifugio Lancia dove mangiamo un ottimo baccalà accompagnato da un ottima birra alla spina. Il ritorno al parcheggio avviene tramite il sentiero-strada101 in ghiaia che serve anche da collegamento al rifugio e che noi tagliamo ove possibile.
Info tecniche: lunghezza 14,2 km. percorrenza in 5 ore circa dislivello positivo 840 m. valutazione EE/M per alcuni arditi passaggi sotto il Col Santino. Evitare con vertigini.
Info tecniche: lunghezza 14,2 km. percorrenza in 5 ore circa dislivello positivo 840 m. valutazione EE/M per alcuni arditi passaggi sotto il Col Santino. Evitare con vertigini.
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