In viaggio abbiamo fatto tappa a Il campanaccio di Imola Ottimo!!!
Il tuo browser non supporta la visualizzazione di questo documento. Fai clic qui per scaricare il documento.
10 cose da fare e vedere ad Ancona in compagnia di Lord Byron
Oggi vi raccontiamo una storia che pochi conoscono ed ha come protagonista Lord George Byron, poeta romantico inglese, che nell’Ottocento si imbarcò dal porto di Ancona per raggiungere l’isola Corfù. Lo si può facilmente immaginare con indosso il mantello e i capelli scompigliati dal vento mentre incede lungo la strada del porto rivolgendo il suo sguardo al mare da dove (unica città al mondo!) è possibile vedere il sole sorgere e tramontare. Ma se tornasse oggi nella città capoluogo delle Marche, definita la “Porta d’Oriente” , quali luoghi ispirerebbero il suo animo amante della bellezza e delle arti? Iniziamo con un video…
1. Il Teatro delle Muse
Sicuramente, poco distante dal porto, Lord Byron si fermerebbe ad ammirare il più grande teatro delle Marche: il Teatro delle Muse, risalente al XIX sec., che presenta sulla facciata uno splendido bassorilievo neoclassico raffigurante le Nove Muse, il Dio delle arti Apollo e il Dio dei porti Palemone. Il Teatro, parzialmente distrutto in seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, è stato riaperto al pubblico ed inaugurato nel 2002 dal celebre tenore anconitano Franco Corelli con un concerto del maestro Riccardo Muti. Ogni anno il Teatro delle Muse presenta un prestigioso cartellone di spettacoli: opere liriche, performance teatrali, musical, balletti, rassegne di musica classica e jazz!
Sicuramente, poco distante dal porto, Lord Byron si fermerebbe ad ammirare il più grande teatro delle Marche: il Teatro delle Muse, risalente al XIX sec., che presenta sulla facciata uno splendido bassorilievo neoclassico raffigurante le Nove Muse, il Dio delle arti Apollo e il Dio dei porti Palemone. Il Teatro, parzialmente distrutto in seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, è stato riaperto al pubblico ed inaugurato nel 2002 dal celebre tenore anconitano Franco Corelli con un concerto del maestro Riccardo Muti. Ogni anno il Teatro delle Muse presenta un prestigioso cartellone di spettacoli: opere liriche, performance teatrali, musical, balletti, rassegne di musica classica e jazz!
2. Loggia dei Mercanti e Pinacoteca
Percorrendo via della Loggia, adiacente al Teatro, Lord Byron, che visse a lungo a Venezia, rimarrebbe colpito dalla raffinata facciata gotica in stile veneziano che abbellisce la Loggia dei Mercanti, opera di Giorgio da Sebenico. In Via Pizzecolli, (entrata da Vicolo Foschi) c’è invece la Pinacoteca di Ancona. Al suo interno, Lord Byron, avrebbe ritrovato echi della sua città d’adozione in alcune opere d’arte di provenienza e cultura veneta, rimanendo estasiato di fronte a capolavori quali: La Madonna col Bambino di Carlo Crivelli, la Sacra Conversazione di Lorenzo Lotto, La Circoncisione di Orazio Gentileschi, L’Immacolata Concezione e la Santa Palazia di Guercino, i Quattro Santi in estasi e Angeli musicanti di Andrea Lilli, la Pala Gozzi di Tiziano Vecellio raffigurante L’Apparizione della Vergine, senza dimenticare la sezione dedicata all’arte moderna con opere di Bartolini, Bucci, Campigli, Cassinari, Cucchi, Levi, Sassu, Tamburi, Trubbiani ed altri…
Ammira le meraviglie della Pinacoteca Civica di Ancona in questo video...
Percorrendo via della Loggia, adiacente al Teatro, Lord Byron, che visse a lungo a Venezia, rimarrebbe colpito dalla raffinata facciata gotica in stile veneziano che abbellisce la Loggia dei Mercanti, opera di Giorgio da Sebenico. In Via Pizzecolli, (entrata da Vicolo Foschi) c’è invece la Pinacoteca di Ancona. Al suo interno, Lord Byron, avrebbe ritrovato echi della sua città d’adozione in alcune opere d’arte di provenienza e cultura veneta, rimanendo estasiato di fronte a capolavori quali: La Madonna col Bambino di Carlo Crivelli, la Sacra Conversazione di Lorenzo Lotto, La Circoncisione di Orazio Gentileschi, L’Immacolata Concezione e la Santa Palazia di Guercino, i Quattro Santi in estasi e Angeli musicanti di Andrea Lilli, la Pala Gozzi di Tiziano Vecellio raffigurante L’Apparizione della Vergine, senza dimenticare la sezione dedicata all’arte moderna con opere di Bartolini, Bucci, Campigli, Cassinari, Cucchi, Levi, Sassu, Tamburi, Trubbiani ed altri…
Ammira le meraviglie della Pinacoteca Civica di Ancona in questo video...
3. Santa Maria della Piazza
Lungo Via della Loggia, Byron si fermerebbe a visitare l’incantevole Chiesa di Santa Maria della Piazza, autentico gioiello dell’arte romanica edificata tra il XI e il XII secolo. La suggestiva facciata scolpita dal celebre Maestro Filippo gli apparirebbe come risplendente di luce propria con la sua pietra bianca del Conero!
Il suo sguardo affascinato si soffermerebbe a lungo sulle decorazioni simboliche in stile romanico: foglie di vite, mostri, arcieri, figure zoomorfe e antropomorfe, guerrieri a cavallo, sirene con al centro l’immagine di Cristo…
E una volta apprezzata la sobria maestosità delle tre navate al suo interno, non mancherebbe di visitare la cripta che conserva preziosi mosaici risalenti alle basiliche paleocristiane del IV secolo.
Lungo Via della Loggia, Byron si fermerebbe a visitare l’incantevole Chiesa di Santa Maria della Piazza, autentico gioiello dell’arte romanica edificata tra il XI e il XII secolo. La suggestiva facciata scolpita dal celebre Maestro Filippo gli apparirebbe come risplendente di luce propria con la sua pietra bianca del Conero!
Il suo sguardo affascinato si soffermerebbe a lungo sulle decorazioni simboliche in stile romanico: foglie di vite, mostri, arcieri, figure zoomorfe e antropomorfe, guerrieri a cavallo, sirene con al centro l’immagine di Cristo…
E una volta apprezzata la sobria maestosità delle tre navate al suo interno, non mancherebbe di visitare la cripta che conserva preziosi mosaici risalenti alle basiliche paleocristiane del IV secolo.
4. Museo Archeologico
Un emozionante tuffo nel passato che il poeta romantico continuerebbe nel Museo Archeologico delle Marche, dopo aver risalito la strada a sinistra del Palazzo degli Anziani, oggi sede del Comune di Ancona.
Il Museo Archeologico, che ha sede a Palazzo Ferretti, è uno dei musei archeologici più importanti d’Italia e conserva una ricchissima documentazione delle civiltà succedutesi nell’intera regione marchigiana: dalla preistoria alla civiltà picena, gallica e romana.
Il “nostro” poeta rimarrebbe sicuramente affascinato dai tanti tesori in esposizione: vasi e scudi di bronzo, argenti e avori dell’Etruria, vasi attici figurati, preziosi monili d’oro sia ellenistici che celtici….Senza dimenticare la preziosa decorazione fittile del tempio di età ellenistica di Civitalba, di recente acquisizione del Museo, e la sezione ellenistico-romana, con i ricchi corredi funerari delle necropoli di Ancona.
Un emozionante tuffo nel passato che il poeta romantico continuerebbe nel Museo Archeologico delle Marche, dopo aver risalito la strada a sinistra del Palazzo degli Anziani, oggi sede del Comune di Ancona.
Il Museo Archeologico, che ha sede a Palazzo Ferretti, è uno dei musei archeologici più importanti d’Italia e conserva una ricchissima documentazione delle civiltà succedutesi nell’intera regione marchigiana: dalla preistoria alla civiltà picena, gallica e romana.
Il “nostro” poeta rimarrebbe sicuramente affascinato dai tanti tesori in esposizione: vasi e scudi di bronzo, argenti e avori dell’Etruria, vasi attici figurati, preziosi monili d’oro sia ellenistici che celtici….Senza dimenticare la preziosa decorazione fittile del tempio di età ellenistica di Civitalba, di recente acquisizione del Museo, e la sezione ellenistico-romana, con i ricchi corredi funerari delle necropoli di Ancona.
5. Duomo di San Ciriaco e Museo Diocesano
E come non immaginare un Lord Byron in versione turista avventurarsi alla scoperta il Duomo di Anconasituato sulla sommità del Colle Guasco? Ispirato dalla visione del mare, raggiungerebbe la Cattedrale, simbolo della città, che si affaccia sul porto e sul centro storico. La magnifica Cattedrale dedicata al patrono di Ancona, San Ciriaco, lo colpirebbe innanzitutto per l’elegante maestosità della facciata.
Questa presenta un portale e cupola gotica, in pietra rosa del Conero riccamente lavorata, e due leoni stilofori del protiro, mentre al suo interno lo stile romanico si fonde alle decorazioni di influsso bizantino.
La Cattedrale conserva i resti del tempio sacro a Venere, protettrice dei naviganti, la cripta con la salma di San Ciriaco e la venerata immagine della Vergine Regina di Tutti Santi.
Secondo la tradizione, durante il sofferto periodo dell’occupazione napoleonica gli occhi della Vergine si aprirono e chiusero alla presenza di numerosi testimoni…addirittura dello stesso Napoleone! Adiacente alla Cattedrale è collocato il Museo Diocesano “Mons. Cesare Recanatini” che conserva oltre 460 opere di straordinario valore artistico e liturgico: tele dipinte, opere scultoree, pergamene, preziosi tessuti e arazzi…. A completamento del Museo vi è la Biblioteca specializzata in Arte, Arte Sacra e Storia locale.
E come non immaginare un Lord Byron in versione turista avventurarsi alla scoperta il Duomo di Anconasituato sulla sommità del Colle Guasco? Ispirato dalla visione del mare, raggiungerebbe la Cattedrale, simbolo della città, che si affaccia sul porto e sul centro storico. La magnifica Cattedrale dedicata al patrono di Ancona, San Ciriaco, lo colpirebbe innanzitutto per l’elegante maestosità della facciata.
Questa presenta un portale e cupola gotica, in pietra rosa del Conero riccamente lavorata, e due leoni stilofori del protiro, mentre al suo interno lo stile romanico si fonde alle decorazioni di influsso bizantino.
La Cattedrale conserva i resti del tempio sacro a Venere, protettrice dei naviganti, la cripta con la salma di San Ciriaco e la venerata immagine della Vergine Regina di Tutti Santi.
Secondo la tradizione, durante il sofferto periodo dell’occupazione napoleonica gli occhi della Vergine si aprirono e chiusero alla presenza di numerosi testimoni…addirittura dello stesso Napoleone! Adiacente alla Cattedrale è collocato il Museo Diocesano “Mons. Cesare Recanatini” che conserva oltre 460 opere di straordinario valore artistico e liturgico: tele dipinte, opere scultoree, pergamene, preziosi tessuti e arazzi…. A completamento del Museo vi è la Biblioteca specializzata in Arte, Arte Sacra e Storia locale.
6. Anfitetro romano e Parco del Cardeto
Fra il Colle Guasco e il Colle Cappuccini, Lord Byron scoprirebbe l’esistenza dell’anfiteatro romanorisalente al I secolo A.C.
L’anfiteatro, che può accogliere fino a 10.000 spettatori, mette in scena varie rappresentazioni di teatro antico durante il periodo estivo. Un altro luogo che ispirerebbe molto Byron è il parco urbano più grande di tutta Ancona: Il Parco del Cardeto, che sorge sulla sommità dei colli Cappuccini e Cardeto.
Il poeta amerebbe molto lo strepitoso scenario del parco a picco sul mare e farebbe lunghe passeggiate per godere appieno della natura rigogliosa che, nei mesi primaverili, si riveste di uno meraviglioso manto fiorito!.
E per riposarsi dal lungo camminare, si siederebbe su una delle caratteristiche panchine, (soprannominate “pensatoi”) che si trovano lungo il parco…da lì godrebbe di una vista davvero memorabile! Il parco è da considerare inoltre come un “museo a cielo aperto” poiché ospita importanti luoghi della memoria, fra questi il Campo degli Ebrei, uno dei più grandi e meglio conservati cimiteri ebrei d’Europa; il Campo degli Inglesi; il Bastione San Paolo, risalente al Cinquecento che cela una serie di cunicoli sotterranei visitabili su prenotazione; il vecchio Faro ottocentesco che domina tutta la città; la Polveriera Castelfidardo, recentemente restaurata e oggi location di eventi culturali; il Forte Cardeto e quello dei Cappuccini.
Fra il Colle Guasco e il Colle Cappuccini, Lord Byron scoprirebbe l’esistenza dell’anfiteatro romanorisalente al I secolo A.C.
L’anfiteatro, che può accogliere fino a 10.000 spettatori, mette in scena varie rappresentazioni di teatro antico durante il periodo estivo. Un altro luogo che ispirerebbe molto Byron è il parco urbano più grande di tutta Ancona: Il Parco del Cardeto, che sorge sulla sommità dei colli Cappuccini e Cardeto.
Il poeta amerebbe molto lo strepitoso scenario del parco a picco sul mare e farebbe lunghe passeggiate per godere appieno della natura rigogliosa che, nei mesi primaverili, si riveste di uno meraviglioso manto fiorito!.
E per riposarsi dal lungo camminare, si siederebbe su una delle caratteristiche panchine, (soprannominate “pensatoi”) che si trovano lungo il parco…da lì godrebbe di una vista davvero memorabile! Il parco è da considerare inoltre come un “museo a cielo aperto” poiché ospita importanti luoghi della memoria, fra questi il Campo degli Ebrei, uno dei più grandi e meglio conservati cimiteri ebrei d’Europa; il Campo degli Inglesi; il Bastione San Paolo, risalente al Cinquecento che cela una serie di cunicoli sotterranei visitabili su prenotazione; il vecchio Faro ottocentesco che domina tutta la città; la Polveriera Castelfidardo, recentemente restaurata e oggi location di eventi culturali; il Forte Cardeto e quello dei Cappuccini.
7. San Francesco alle Scale
Dopo questa passeggiata immersa in una natura fortemente evocativa, immaginiamo il “nostro” poeta giungere fino alla Chiesa di San Francesco alle Scale. (Ricordiamo che come Lord Byron, anche San Francesco transitò in Ancona, da dove, nel 1219, si imbarcò per raggiungere la Terra Santa.)
La chiesa e il convento annessi furono fondati dall’ordine francescano nel 1323 e dedicati a Santa Maria Maggiore, ma la scalinata da cui prende il nome risale al 1447. Il magnifico portale gotico, opera di Giorgio Orsini da Sebenico, (che lavorò anche al Palazzo Ducale di Venezia) è impreziosito da motivi vegetali e dal bassorilievo con San Francesco che riceve le stigmate. L’interno della chiesa, a navata unica, richiama lo stile settecentesco e custodisce importanti opere d’arte come Il Battesimo di Cristo, di Pellegrino Tibaldi, la Gloria, di Gioacchino Varlè, gli Angeli che trasportano la Santa Casa di Loreto e la Pala dell’Assunta di Lorenzo Lotto.
Dopo questa passeggiata immersa in una natura fortemente evocativa, immaginiamo il “nostro” poeta giungere fino alla Chiesa di San Francesco alle Scale. (Ricordiamo che come Lord Byron, anche San Francesco transitò in Ancona, da dove, nel 1219, si imbarcò per raggiungere la Terra Santa.)
La chiesa e il convento annessi furono fondati dall’ordine francescano nel 1323 e dedicati a Santa Maria Maggiore, ma la scalinata da cui prende il nome risale al 1447. Il magnifico portale gotico, opera di Giorgio Orsini da Sebenico, (che lavorò anche al Palazzo Ducale di Venezia) è impreziosito da motivi vegetali e dal bassorilievo con San Francesco che riceve le stigmate. L’interno della chiesa, a navata unica, richiama lo stile settecentesco e custodisce importanti opere d’arte come Il Battesimo di Cristo, di Pellegrino Tibaldi, la Gloria, di Gioacchino Varlè, gli Angeli che trasportano la Santa Casa di Loreto e la Pala dell’Assunta di Lorenzo Lotto.
8. Piazza del Plebiscito, Chiesa San Domenico, Museo della Città
La meravigliosa Chiesa di San Domenico domina la più antica piazza di Ancona: Piazza del Plebiscito, detta anche “Piazza del Papa”, perché ospita l’imponente statua di papa Clemente XII.
La Chiesa di San Domenico, risalente a 1763, conserva al suo interno splendidi capolavori come la Crocifissione di Tiziano, l’Annunciazione del Guercino e numerose statue di Gioacchino Varlè.
Per continuare questo viaggio nella storia e nell’arte anconitana sicuramente Lord Byron non mancherebbe di visitare il Museo della Città, la cui entrata si affaccia proprio sulla celebre Piazza.
Il Museo rievoca i momenti più significativi della storia di Ancona attraverso l’esposizione di reperti archeologici, riproduzioni grafiche e fotografiche di edifici, luoghi e personaggi, stampe originali, dipinti e plastici, organizzati per sezioni cronologiche.
La meravigliosa Chiesa di San Domenico domina la più antica piazza di Ancona: Piazza del Plebiscito, detta anche “Piazza del Papa”, perché ospita l’imponente statua di papa Clemente XII.
La Chiesa di San Domenico, risalente a 1763, conserva al suo interno splendidi capolavori come la Crocifissione di Tiziano, l’Annunciazione del Guercino e numerose statue di Gioacchino Varlè.
Per continuare questo viaggio nella storia e nell’arte anconitana sicuramente Lord Byron non mancherebbe di visitare il Museo della Città, la cui entrata si affaccia proprio sulla celebre Piazza.
Il Museo rievoca i momenti più significativi della storia di Ancona attraverso l’esposizione di reperti archeologici, riproduzioni grafiche e fotografiche di edifici, luoghi e personaggi, stampe originali, dipinti e plastici, organizzati per sezioni cronologiche.
9. Porto Antico, Mole Vanvitelliana, Museo Omero
E per ripercorrere la millenaria storia di Ancona non può mancare una passeggiata nel porto antico di origine romana, oggi primo porto adriatico per numero di imbarchi e uno dei primi per il traffico delle merci e per la pesca.
Qui, con lo sfondo del mare ad entrambi i lati, si ergono il maestoso Arco di Traiano risalente al 115 d.c. e il settecentesco Arco Clementino che, da lontano, incorniciano Il Colle Guasco e il Duomo.
Il porto stupirebbe il “nostro” poeta per i suoi monumenti storici esaltati da un incantevole scenario, oltre che per il vivace intreccio di culture da cui viene animato ogni giorno!
E come non potrebbe affascinare Byron la splendida Mole Vanvitelliana (ex Lazzaretto), costruzione settecentesca a pianta pentagonale, la quale riemerge da un’isoletta artificiale sulle acque del porto, a pochi metri dalla grandiosa Porta Pia?
Qui si dice abbia sostato anche Giacomo Casanova, un personaggio che ricorda molto Byron per la sua fama di seduttore veneziano! La Mole, opera dell’architetto Luigi Vanvitelli, è stata restaurata di recente ed è oggi la superba location di numerosi eventi espositivi e culturali. Al suo interno è inoltre ospitato il Museo Tattile Statale Omero, uno dei pochi musei tattili al mondo che permette la totale accessibilità a visitatori non vedenti e ipovedenti.
E per ripercorrere la millenaria storia di Ancona non può mancare una passeggiata nel porto antico di origine romana, oggi primo porto adriatico per numero di imbarchi e uno dei primi per il traffico delle merci e per la pesca.
Qui, con lo sfondo del mare ad entrambi i lati, si ergono il maestoso Arco di Traiano risalente al 115 d.c. e il settecentesco Arco Clementino che, da lontano, incorniciano Il Colle Guasco e il Duomo.
Il porto stupirebbe il “nostro” poeta per i suoi monumenti storici esaltati da un incantevole scenario, oltre che per il vivace intreccio di culture da cui viene animato ogni giorno!
E come non potrebbe affascinare Byron la splendida Mole Vanvitelliana (ex Lazzaretto), costruzione settecentesca a pianta pentagonale, la quale riemerge da un’isoletta artificiale sulle acque del porto, a pochi metri dalla grandiosa Porta Pia?
Qui si dice abbia sostato anche Giacomo Casanova, un personaggio che ricorda molto Byron per la sua fama di seduttore veneziano! La Mole, opera dell’architetto Luigi Vanvitelli, è stata restaurata di recente ed è oggi la superba location di numerosi eventi espositivi e culturali. Al suo interno è inoltre ospitato il Museo Tattile Statale Omero, uno dei pochi musei tattili al mondo che permette la totale accessibilità a visitatori non vedenti e ipovedenti.
10. Enogastronomia locale
Dopo questa lunga passeggiata fra arte, natura e storia, il “nostro” poeta (che dicono fosse molto attento alla dieta, malgrado offrisse ai suoi invitati banchetti da 18 portate!), si farebbe facilmente tentare dalla cucina anconetana dove il pesce la fa da padrone con eccellenti specialità marinare.
Fra queste lo “storico” stoccafisso all’anconetana, baccalà cucinato in umido con patate e pomodori; le crocette in porchetta, lumache di mare cucinate con odori e finocchio e…i tipici moscioli (cozze) alla marinara! Il tutto condito con il rinomato Verdicchio, il vino bianco principe delle Marche apprezzato in tutto il mondo!
Ovviamente, dato il gusto raffinato di Lord Byron, egli non mancherebbe di apprezzare anche gli ottimi vini rossi della Provincia di Ancona: il corposo Rosso Conero o il Lacrima di Morro d’Alba dall’inebriante gusto fruttato.
Dopo questa lunga passeggiata fra arte, natura e storia, il “nostro” poeta (che dicono fosse molto attento alla dieta, malgrado offrisse ai suoi invitati banchetti da 18 portate!), si farebbe facilmente tentare dalla cucina anconetana dove il pesce la fa da padrone con eccellenti specialità marinare.
Fra queste lo “storico” stoccafisso all’anconetana, baccalà cucinato in umido con patate e pomodori; le crocette in porchetta, lumache di mare cucinate con odori e finocchio e…i tipici moscioli (cozze) alla marinara! Il tutto condito con il rinomato Verdicchio, il vino bianco principe delle Marche apprezzato in tutto il mondo!
Ovviamente, dato il gusto raffinato di Lord Byron, egli non mancherebbe di apprezzare anche gli ottimi vini rossi della Provincia di Ancona: il corposo Rosso Conero o il Lacrima di Morro d’Alba dall’inebriante gusto fruttato.
Ristorante Moretta Ancona si mangia bene?No, di più. Benissimo!!!!!!
Altri luoghi da visitare vicino Ancona…per gli amanti del mare! Un lauto pasto concluderebbe nel migliore dei modi l’emozionante giro turistico di Lord Byron il quale, attirato dalla bellezza del posto, ne approfitterebbe per visitare altri luoghi nelle vicinanze di Ancona. Una delle sue più belle poesie, “Ondeggia, oceano”, è dedicata al mare, e altre poesie potrebbero ispirargli le rinomate località balneari di Numana e Sirolo, la spiaggia di velluto di Senigallia, resa celebre dalla Rotonda a Mare, i sassi bianchi e l’acqua cristallina di Portonovo, dove sorge la stupenda Chiesetta di Santa Maria…tutte località di mare premiate con la prestigiosa “Bandiera Blu”, che affascinerebbero molto il poeta Byron, infondendogli il desiderio di scoprire un giorno anche le bellezze dell’entroterra marchigiano!