Monte Terlago deve il suo nome agli abitanti del paese di Terlago che in passato durante l'estate portavano le greggi di bestiame nel piccolo altopiano che sovrasta il paese per il pascolo. Verso la fine del XVIII secolo alcuni gruppi di persone presumibilmente provenienti da Terlago iniziarono a stanziarsi permanentemente in questo luogo organizzandosi in piccoli masi. Nelle mappe militari asburgiche della prima metà del XIX secolo vengono indicati presso l'attuale abitato di Monte Terlago tre masi: Parisóli, Valàri e Ca Nuova. Nella seconda metà del XIX secolo le mappe militari austroungariche indicavano l'esistenza di un vero e proprio centro abitato di discrete dimensioni indicato come Monte Terlago vicino al quale figurava inoltre la Località Pin (attuale località Vallene). Nel corso del XX secolo l'abitato ha subito una discreta espansione demografica ed edilizia. Tra il XX ed il XXI secolo nell'economia del territorio è subentrato il settore turistico dovuto alla presenza dei laghi Santo e di Lamár.
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Covelo è stato un comune italiano istituito nel 1920 in seguito all'annessione della Venezia Tridentina[1] al Regno d'Italia. Nel 1928 è stato aggregato al comune di Terlago, e dal 2016 fa parte del comune di Vallelaghi.
Ranzo è stato un comune italiano istituito nel 1920 in seguito all'annessione della Venezia Tridentina[1] al Regno d'Italia. Nel 1928 è stato aggregato al comune di Vezzano.
La costruzione di questa bella chiesa, santuario si ebbe per mano degli abitanti di Banale in seguito all’ex voto contratto dalla popolazione in occasione dell’epidemia di colera nel 1855.
L’edificio sacro fu benedetto nel 1862 e venne ampliato nella forme che osserviamo oggi tra il 1894 e il 1898 per merito anche alla partecipazione finanziaria degli emigranti in Argentina. Il santuario si raggiunge attraversando una stretta strada che dal limitare di San Lorenzo in Banale si inerpica fino all’oasi di Nembia, tra boschi e pascoli, piccole baite e sentieri dal grande fascino. Il Santuario Madonna di Caravaggio in Deggia è un vero e proprio luogo dello Spirito, un suggestivo angolo di pace per dedicarsi al ritiro e alla preghiera.
L’edificio sacro fu benedetto nel 1862 e venne ampliato nella forme che osserviamo oggi tra il 1894 e il 1898 per merito anche alla partecipazione finanziaria degli emigranti in Argentina. Il santuario si raggiunge attraversando una stretta strada che dal limitare di San Lorenzo in Banale si inerpica fino all’oasi di Nembia, tra boschi e pascoli, piccole baite e sentieri dal grande fascino. Il Santuario Madonna di Caravaggio in Deggia è un vero e proprio luogo dello Spirito, un suggestivo angolo di pace per dedicarsi al ritiro e alla preghiera.
San Lorenzo in Banale fu luogo romano come dimostrano le numerose epigrafi e prediali rinvenute nella zona. Nel XII secolo venne costruito Castel Mani, rocca vescovile, e per i secoli successivi fino al 1800 la zona sarebbe rimasta sotto il potere del vescovo di Trento. Con il 1815, dopo il congresso di Vienna, tutte le Giudicarie – e quindi anche il Banale – vennero ammesse alla contea del Tirolo; San Lorenzo e la zona circostante erano abbastanza famose nelle Giudicarie ottocentesche per la produzione di vini: "voi restate sorpreso trovandovi dei Riesling, dei Borgogna e dei Portoghese che credete originali, e sono invece indigeni!" nonostante nel Banale di quel periodo si fosse diffusa la fillossera causata dall'importazione di barbatelle da luoghi infetti.
Nel corso del XIX secolo il paese di San Lorenzo fu colpito da numerosi incendi che distrussero gran parte delle abitazioni. Di questi si ricordano in particolare quello di Pergnano del 10 luglio 1868 e quello di Senaso del 9 novembre 1868.
Nel corso del XIX secolo il paese di San Lorenzo fu colpito da numerosi incendi che distrussero gran parte delle abitazioni. Di questi si ricordano in particolare quello di Pergnano del 10 luglio 1868 e quello di Senaso del 9 novembre 1868.