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Il Monte Pizzocolo, è una montagna delle Prealpi Bresciane e Gardesane che s'innalza nell'immediato entroterra della sponda bresciana del lago di Garda presso il comune di Toscolano Maderno. Partiamo, in tre, dalle prime case della località Ortello. Lungo la strada, asfaltata per modo di dire e che si contende con la natura il privilegio di essere percorribile, ci sono i parcheggi, molto frequentati e scarsi a meno che non si arrivi fino a S.Urbano, chiesetta amena che raggiungeremo nel ritorno. Saliamo dapprima su sentiero fino a raggiungere il bivio con la cresta sud, alpinistica e quindi da evitare per non esperti d'arrampicata, con passaggi non semplicissimi. Anche la cresta sud-est comunque non è semplice ed alcuni passaggi sono veramente ostici. In un paio d'ore riusciamo a superare tutti i muri che ci si parano davanti e a raggiungere la vetta, il Monte Pizzoccolo, altezza 1581 m. La vista, come già si intuiva dagli scorci osservati nella salita, è meravigliosa. La cima offre un eccezionale panorama a 360° sulle vette dell’Adamello e del Brenta, sulla sponda veneta del Lago di Garda e sul Parco dell’Alto Garda Bresciano, e verso sud sul Basso Garda, le colline moreniche e la Pianura Padana. Le mie due partner nella salita tardano un po' e ciò mi da un breve tempo per assaporare la meravigliosa solitudine e nello stesso tempo la gloriosa immensità davanti ai miei occhi. Dopo le foto di rito scendiamo al Bivacco Due Aceri dove è possibile, per chi volesse, desinare e passare la notte. Ci fermiamo qui per il nostro rifocillamento e poi iniziamo la discesa. Su strada sterrata relativamente facile raggiungiamo il bivio col sentiero 211/206 a cui però tiriamo diritto fino a raggiungere un sentierino che se ne scende scosceso nel prato. E' il cosiddetto Casinetto del Veronese che scende, a tratti con forte pendenza, per il versante sopra Toscolano e si ricongiunge al sentiero principale passando dapprima per il luogo dove si lanciano i parapendii (di cui alleghiamo la foto ad un adepto) e poi si ricollega al cemento ed alla strada principale poco prima di S.Urbano, amena chiesetta dove sono presenti d'intorno alcune case sparse. In circa 10/15 minuti chiudiamo l'anello fino a reimpossessarci del nostro carro a motore. Ottima giornata, caldo afoso (meglio evitare in futuro luglio ed agosto) e panorami spettacolari. 4 ore e mezza/5 di cammino, senza contare le soste, 920 m. di dislivello e ricordi infiniti del lago di Garda.
In vetta...
Mai vidi così spaziante di panorami dilettosi
Montagne come osservatorio della natura
Nei suoi aspetti di bellezza, dalla nobile fatica
Compita dalla mano umana, scavando dalla nuda roccia
Per ricavare l’insieme d’una Santa chiesetta
E un posto giulivo per il viandante
Che arrivando quassù ammira i fiori e i doni della vita
Del Sommo Spirito. (di Mario Senti)
Sotto la sommità del monte si trova una chiesetta in pietra dedicata ai caduti di tutte le guerre e della montagna di “amici del monte Pizzocolo”, che conclusero il progetto nel 1985. Più tardi, gli stessi realizzarono il bivacco “Due Aceri”, anch’esso in pietra, con la parete di fondo ricavata direttamente dalla montagna, ed è attrezzato d’ogni cosa (due tavoloni, panche, camino, soppalco, cassetta pronto soccorso, mappe del Garda) e con la possibilità di trascorrervi la notte. Più in alto, invece, vi è il punto panoramico per eccellenza dal quale si può ammirare non solo tutto il lago di Garda, ma, nelle giornate limpide, anche gli Appennini e perfino la laguna veneta. A nord-ovest, invece si può scorgere il Brenta, l’Adamello e la Presanella; a nord-est una ripidissima parete rocciosa divide la frazione di Gargnano dalla vallata di Valdestino. Qui c’è anche un’asta con vari mirini per indicare le montagne in lontananza come il Monte Rosa e il Monte Guglielmo.
Montagne come osservatorio della natura
Nei suoi aspetti di bellezza, dalla nobile fatica
Compita dalla mano umana, scavando dalla nuda roccia
Per ricavare l’insieme d’una Santa chiesetta
E un posto giulivo per il viandante
Che arrivando quassù ammira i fiori e i doni della vita
Del Sommo Spirito. (di Mario Senti)
Sotto la sommità del monte si trova una chiesetta in pietra dedicata ai caduti di tutte le guerre e della montagna di “amici del monte Pizzocolo”, che conclusero il progetto nel 1985. Più tardi, gli stessi realizzarono il bivacco “Due Aceri”, anch’esso in pietra, con la parete di fondo ricavata direttamente dalla montagna, ed è attrezzato d’ogni cosa (due tavoloni, panche, camino, soppalco, cassetta pronto soccorso, mappe del Garda) e con la possibilità di trascorrervi la notte. Più in alto, invece, vi è il punto panoramico per eccellenza dal quale si può ammirare non solo tutto il lago di Garda, ma, nelle giornate limpide, anche gli Appennini e perfino la laguna veneta. A nord-ovest, invece si può scorgere il Brenta, l’Adamello e la Presanella; a nord-est una ripidissima parete rocciosa divide la frazione di Gargnano dalla vallata di Valdestino. Qui c’è anche un’asta con vari mirini per indicare le montagne in lontananza come il Monte Rosa e il Monte Guglielmo.