Un itinerario suggestivo che inizia alla Baita Passo Fiorine a nord di Teolo e ai piedi del Monte della Madonna nel parco dei colli Euganei. Il percorso inizia tendenzialmente in leggera discesa fino a Teolo. Da qui ci portiamo quindi sul monte Pendice dove esistono i ruderi di Rocca Pendice o Castello di Speronella a cui è legata una contrastata leggenda. Dalle creste del Pendice giungiamo a Castelnuovo (frazione di Teolo) dove è prevista la sosta pranzo in struttura convenzionata o libera a sacco. Riprendiamo nel primo pomeriggio passando da Le Corbeggiare, riguadagnamo Teolo e con direzione nord chiudiamo l'anello al nostro punto di partenza.
CARATTERISTICHE:
DIFFICOLTA':media;
DISLIVELLO ATTIVO: 500m -
LUNGHEZZA: 19 km -
DURATA: 5 ore
CARATTERISTICHE:
DIFFICOLTA':media;
DISLIVELLO ATTIVO: 500m -
LUNGHEZZA: 19 km -
DURATA: 5 ore

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Passo fiorine
Parco Lieta Carraresi, più comunemente noto come Passo Fiorine, si trova nel comune di Teolo in Provincia di Padova ed è situato tra il monte della Madonna e il monte Grande. Lo spazioso prato e la presenza di boschi di castagno, rovere e ciliegio selvatico rappresenta il luogo ideale per scampagnate, viste panoramiche meravigliose e i più romantici possono ammirare il cielo stellato della sera. Nei caldi mesi estivi, il parco rappresenta la meta preferita dai padovani che trascorrono le loro giornate libere, immersi nel verde e nella tranquillità. L'Ente Parco e la Regione Veneto attuano continui interventi per migliorare e valorizzare il parco, come ad esempio la costruzione di un ampio parcheggio e di strutture dedicate alla sosta di persone diversamente abili. All'interno di esso è stato adibito un parco avventura composto da diversi percorsi per grandi e piccini sospesi a diverse quote d'altezza su alberi ad alto fusto.
Rocca pendice
Il Monte Pendice (304 m) è situato nel comune di Teolo in provincia di Padova e si distingue tra i Colli Euganei per la sua particolare conformazione rocciosa. L'origine vulcanica è molto evidente nelle sue pareti verticali, le cui rocce interrompono il dolce profilo arrotondato delle verdi colline circostanti. Il sito, oltre ad essere molto interessante sotto il profilo geologico, è rilevante anche dal punto di vista naturalistico in quanto vi nidificano rare specie di rapaci, e anche storico, per la presenza dei resti di una fortezza medievale.
Il toponimo Rocca Pendice - che oggi identifica l'intero monte - deriva proprio dall'esistenza di un castello costruito in prossimità della sua cima e di cui rimangono solo i ruderi. L'antico edificio è conosciuto come Castello “della Speronella” e la sua avvincente storia si intreccia ad una famosa leggenda che contribuisce ad alimentare il fascino di questo luogo suggestivo.
Rocca Pendice è anche uno dei siti sportivi più conosciuti dei Colli Euganei, perchè qui è stata allestita un'importante palestra di roccia frequentata da scalatori esperti e da tutte le scuole di alpinismo della provincia di Padova. Il monte è un corpo vulcanico filoniano, la cui formazione risale al secondo ciclo eruttivo del processo di genesi dei Colli Euganei. La risalita di magma è infatti avvenuta lungo fratture già esistenti, creando intrusioni nelle rocce sedimentarie e negli accumuli di tufi basaltici; quando il magma si è raffreddato ha dato origine ad una roccia molto compatta, definita quarzotrachite alcalina. Nel corso di milioni di anni gli agenti atmosferici hanno eroso le tenere rocce incassanti, portando alla luce il filone trachitico, la cui struttura allungata da nord a sud risulta ora delimitata da alte pareti verticali pressochè prive di vegetazione. Sul lato occidentale, nella parte periferica del corpo vulcanico, si trova un singolare geosito chiamato Sasso delle Grotte. Si tratta di una parete subverticale in trachite alta circa 10 metri, caratterizzata dalla presenza sulla sua superficie di numerose e piccole cavità: questa particolarità geologica è collegata alle bolle di degassazione che si sono formate durante la fase di allontanamento dei gas dal magma in corso di raffreddamento. Il sito si raggiunge seguendo il sentiero CAI dell'Alta Via dei Colli Euganei, che percorre la base della palestra di roccia detta “delle numerate” e poi devia sulla destra per un breve tratto.
Il toponimo Rocca Pendice - che oggi identifica l'intero monte - deriva proprio dall'esistenza di un castello costruito in prossimità della sua cima e di cui rimangono solo i ruderi. L'antico edificio è conosciuto come Castello “della Speronella” e la sua avvincente storia si intreccia ad una famosa leggenda che contribuisce ad alimentare il fascino di questo luogo suggestivo.
Rocca Pendice è anche uno dei siti sportivi più conosciuti dei Colli Euganei, perchè qui è stata allestita un'importante palestra di roccia frequentata da scalatori esperti e da tutte le scuole di alpinismo della provincia di Padova. Il monte è un corpo vulcanico filoniano, la cui formazione risale al secondo ciclo eruttivo del processo di genesi dei Colli Euganei. La risalita di magma è infatti avvenuta lungo fratture già esistenti, creando intrusioni nelle rocce sedimentarie e negli accumuli di tufi basaltici; quando il magma si è raffreddato ha dato origine ad una roccia molto compatta, definita quarzotrachite alcalina. Nel corso di milioni di anni gli agenti atmosferici hanno eroso le tenere rocce incassanti, portando alla luce il filone trachitico, la cui struttura allungata da nord a sud risulta ora delimitata da alte pareti verticali pressochè prive di vegetazione. Sul lato occidentale, nella parte periferica del corpo vulcanico, si trova un singolare geosito chiamato Sasso delle Grotte. Si tratta di una parete subverticale in trachite alta circa 10 metri, caratterizzata dalla presenza sulla sua superficie di numerose e piccole cavità: questa particolarità geologica è collegata alle bolle di degassazione che si sono formate durante la fase di allontanamento dei gas dal magma in corso di raffreddamento. Il sito si raggiunge seguendo il sentiero CAI dell'Alta Via dei Colli Euganei, che percorre la base della palestra di roccia detta “delle numerate” e poi devia sulla destra per un breve tratto.
Teolo
Il Comune di Teolo con le sue numerose frazioni (Bresseo, Teolo,Treponti, Praglia, Feriole, Castelnuovo, San Biagio, Tramonte e Villa) è situato nel quadrante settentrionale dei Colli Euganei, ad ovest della città di Padova. Già all’inizio del ‘900 era meta di cittadini e di turisti grazie a una tramvia che lo collegava direttamente al capoluogo di provincia. Il borgo più antico di Teolo si trova su un’altura tra il Monte Venda, il più alto degli Euganei, e il Monte della Madonna. E’ ricordato come probabile luogo di nascita del celebre storico latino Tito Livio. Nel ‘300 Teolo viene scelta dai Carraresi come capoluogo di Vicaria e tale rimane sotto il dominio della Repubblica di Venezia. A quel periodo risale il Palazzetto dei Vicari, con caratteristica torretta al centro della facciata, abitato dai nobili padovani designati come amministratori dei Comuni della zona. Oggi, dopo un opportuno restauro, il Palazzetto ospita il Museo d'arte Contemporanea intitolato all'artista Dino Formaggio. Il percorso naturalistico del Monte della Madonna, su cui si trova dal ‘500 il Santuario della Beata Vergine Assunta, permette agli escursionisti di godere appieno delle bellezze circostanti. Una deviazione attraverso il bosco sottostante il cosidetto Passo delle Fiorine, consente inoltre di raggiungere l'antichissima Chiesa di Sant'Antonio Abate e la leggendaria Grotta di Santa Felicita. In località Castelnuovo si trova Rocca Pendice, formata da una parete di trachite alta ben 130 metri, e oggi meta di appassionati scalatori. Ospita i resti di un'antica fortezza dei vescovi di Padova e poi dei Carraresi, ormai coperta dalla vegetazione sovrastante. Nel XI secolo fu costruita l'Abbazia di Praglia, con chiesa rifatta alla fine del XV secolo su disegno di Tullio Lombardo ed eleganti chiostri cinquecenteschi. E’ ancora oggi dimora di monaci benedettini, impegnati nel restauro di manoscritti e libri antichi, nonchè centro rinomato di turismo religioso.