Le mattine d'ottobre cominciano già a far sentire il loro vivificante tocco e questa non è da meno. Si parte presto (ore 7) ma non troppo e la strada da fare, in pullman, è tanta. La SAT di Pergine si muove preferibilmente con il pullman, cercando quindi un escamotage verde alla voglia di montagna e di viaggio. Arrivati ad Asiago scopriamo che la strada che ci doveva condurre al Piazzale Lozze, punto di partenza di ogni escursione che ha per meta l'Ortigara, è bloccata per lavori, non opportunamente segnalati dal Comune ma tant'è. In corsa si cambia obbiettivo rinviando il percorso al prossimo anno. Saliamo con il pullman fino al Campomuletto (rifugio) e lì diamo inizio alla nostra avventura. Tra ex cimiteri di guerra di cui rimangono solo le croci ad indicarne i luoghi, tra rocce seminascoste nell'erba, tra foliage appena accennato ed il verde degli abeti. tra rovine di costruzioni militari solo raramente esplicate con cartelli, solitamente a cura dell'Ecomuseo delle Prealpi Vicentine. Marco Gramola, della Commissione storica della SAT, ci racconta la guerra, le tattiche, i modi che avevano i soldati per ripararsi nella rada vegetazione o nella molta neve che gli inverni dell'epoca "regalarono" ai soldati. Arrivati alfine al Monte Forno, dove troneggia il caposaldo ove si infransero gli attacchi italiani del giugno 1917. Dopo il pranzo ritorno per altra via a creare un "lazo" fino al Rifugio Campomuletto dove alcuni di noi prendono il bicchiere della staffa. Il ritorno è lungo e si conclude verso le 18 a Pergine Valsugana. Info Tecniche: Lunghezza 18,3 km., ore 6.00, dislivello positivo 435 m. Valutazione E/F
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