La Val Martello, nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, sale dagli 800 metri di Laces in Val Venosta ai 3.670 del Monte Cevedale.La Val Martello, laterale della Val Venosta interamente compresa nel Parco Nazionale dello Stelvio, è giustamente rinomata tra gli amanti della montagna. Lo splendido ambiente alpino della Val Martello spazia dai verdi prati del fondovalle alle vette glaciali del Gruppo dell’Ortles, tra cui spiccano le due cime del Monte Cevedale, la Cevedale II e la Cima Cevedale (Zufallspitze), la Cima Gioveretto (Zufrittspitze) e la Punta di Lasa (Laaser Orgelspitz).
Numerosi i rifugi alpini della zona, ottimi punti d’appoggio per esaltanti escursioni d’alta quota: il Rifugio Genziana (Enzianhütte), la Malga Lyfi, il Rifugio Val Martello (Martellerhütte) ed il Rifugio Corsi (Zufallhütte). Chi si accontentasse di escursioni meno impegnative potrà passeggiare sui sentieri del fondovalle o attorno al Lago di Gioveretto, le cui acque smeraldine fanno da specchio alle imponenti cime ed ai ghiacciai.
Nel fondovalle della Val Martello, il paesaggio è rispettosamente modellato anche da un’agricoltura “dolce” e rispettosa dell’ambiente: il più rinomato prodotto locale, la fragola, trova qui condizioni ideali per una maturazione naturale, da attendere - data l’alta quota delle coltivazioni - con una pazienza ripagata dalla bontà di un prodotto unico nel suo genere. Tra giugno e luglio, appuntamento ormai fisso è la Festa delle fragole, in cui è possibile acquistare e degustare il dolce tesoro della Val Martello ed in cui si elegge l’annuale Regina delle fragole.
In inverno, oltre a mettere a disposizione degli amanti dello sci nordico il moderno ed attrezzato centro per lo sci di fondo ed il biathlon, la Val Martello si trasforma nel paradiso dello scialpinismo e dell’escursionismo invernale, con innumerevoli in un ambiente alpino maestoso ed incontaminato.
Numerosi i rifugi alpini della zona, ottimi punti d’appoggio per esaltanti escursioni d’alta quota: il Rifugio Genziana (Enzianhütte), la Malga Lyfi, il Rifugio Val Martello (Martellerhütte) ed il Rifugio Corsi (Zufallhütte). Chi si accontentasse di escursioni meno impegnative potrà passeggiare sui sentieri del fondovalle o attorno al Lago di Gioveretto, le cui acque smeraldine fanno da specchio alle imponenti cime ed ai ghiacciai.
Nel fondovalle della Val Martello, il paesaggio è rispettosamente modellato anche da un’agricoltura “dolce” e rispettosa dell’ambiente: il più rinomato prodotto locale, la fragola, trova qui condizioni ideali per una maturazione naturale, da attendere - data l’alta quota delle coltivazioni - con una pazienza ripagata dalla bontà di un prodotto unico nel suo genere. Tra giugno e luglio, appuntamento ormai fisso è la Festa delle fragole, in cui è possibile acquistare e degustare il dolce tesoro della Val Martello ed in cui si elegge l’annuale Regina delle fragole.
In inverno, oltre a mettere a disposizione degli amanti dello sci nordico il moderno ed attrezzato centro per lo sci di fondo ed il biathlon, la Val Martello si trasforma nel paradiso dello scialpinismo e dell’escursionismo invernale, con innumerevoli in un ambiente alpino maestoso ed incontaminato.
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Si. arriviamo in Val Martello in ritardo in verità, quando le escursioni sciistiche e ciaspolatorie sono già partite. Troviamo infatti i parcheggi dopo il rifugio Genziana già gremiti di macchine. Emulando una vettura che ci ha preceduti ci inoltriamo fino al park platz (così si chiama qui il parcheggio) dell’hotel Schoenblick dove, alla richiesta di poter parcheggiare due vetture un omone all’apparenza burbero (il titolare, sig. Schwembacher) ci risponde affermativamente. Ci prepariamo quindi con ciaspole, bastoncini, ghette e quant’altro affrontando la breve salita su asfalto che conduce all’imbocco del sentiero. L’ambiente, pur con sentiero abbondantemente battuto, si presenta incontaminato e la fresca aria dei 2000 m. insieme al sole del mattino rende l’incedere meno erto e difficile. In un’ora scarsa, compreso il tempo di calzata, arriviamo in vista ravvicinata del Rif. Nino Corsi e, dopo breve sosta, proseguiamo immantinente dapprima per uno stretto passaggio in salita, poi per un pendio ed infine in leggera discesa lungo pianoro, percorso in estate dal torrente che delinea parte del percorso glaciologico della Val Martello (vedi pdf e video sotto). Scopriamo altresì che il tracciato estivo, da cui avevo tratto il mio percorso, è impercorribile d’inverno e così ci avventuriamo su un proibitivo pendio innevato e seguiamo tracce lasciate dagli scialpinisti che prima di noi sono passati. Dopo circa due ore dalla partenza dal Corsi arriviamo (o meglio io arrivo, visto che le mie “ragazze” si sono avventurate impavide e senza soste sul sentiero scosceso ed innevato e sono arrivate, in largo anticipo sul mio tempo, al rifugio Martello 2610 m.). Dopo aver, con soddisfazione, consumato un lauto pasto, ci prepariamo ad affrontare l’erta discesa, purtroppo non più supportati dal tempo che si rannuvola minacciando addirittura neve, anche se le previsioni del tempo davano l’indomani come giornata cattiva. Non senza qualche difficoltà raggiungiamo il piano per arrivare all’hotel Schoenblick dove troviamo le nostre due vetture ad aspettarci. Per ringraziare l’ospitalità consumiamo un breve spuntino all’interno del bar, gentilmente serviti dal sig. Schwembacher e dal suo cagnolino nero. Saluti di rito e discesa a valle, con piccola sosta per fotografare il lago e la diga innevati. I numeri dell’Escursione di oggi
Dislivello positivo 620 m.
Lunghezza 10, 5 Km
Difficoltà in invernale M/D EAID BSA
Tempo 5,25 h.
Dislivello positivo 620 m.
Lunghezza 10, 5 Km
Difficoltà in invernale M/D EAID BSA
Tempo 5,25 h.
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