Sentinella che chiude a sud la piana di Feltre. Lascia passare il fiume Piave e il fiume Sonna che lo hanno modellato nel tempo e più recentemente anche due strade di collegamento col trevigiano. Conosciuto e famoso il Santuario dei SS. Vittore e Corona, posto sul suo prolungamento occidentale, quasi in corrispondenza all’opposto spigolo che scende dal Monte Tomatico. Domina quella specie d’insaccatura chiamata La Chiusa e non a caso fortificato nel medioevo. Fu la Serenissima a smantellarne le mura difensive, restituendo al Santuario l’originaria funzione religiosa. La posizione di questo sito, ma soprattutto la sua storia e la bellezza dei suoi interni ne fanno meta a se. Ai credenti e agli storici dunque, ma anche a tutte le persone che avvicinatesi, avvertiranno e godranno della sua magica atmosfera. La conseguente salita al Miesna peraltro facile e panoramica nel suo procedere, riempie e completa la giornata del visitatore. Va subito detto che la cima è invasa dagli alberi, allo stato attuale, coprono gran parte della visuale sminuendo così la gioia della conquista. Ma ci si arriva già appagati, transitando serenamente lungo quelle casere appena sotto i colletti finali, tra alberi secolari che non si vedono dappertutto e a poca distanza dai dirupi che s’intuiscono e non spaventano.