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Eremo di S.Cecilia
Dieci anni fa una terribile frana, staccatasi dal Cengio Rosso, spazzò letteralmente via il sentiero che conduceva all’eremo di Santa Cecilia, sopra Volano. Da quel giorno l’antica chiesetta incastonata nella roccia non fu più accessibile, ma oggi grazie all’infaticabile lavoro del comitato e al buon cuore di tanti cittadini i lavori di ripristino sono ultimati e il prossimo 5 agosto, data del tradizionale pellegrinaggio, il sentiero verrà inaugurato e riaperto ad appassionati ed escursionisti che, d’ora in avanti, muniti di caschetto e attrezzatura da ferrata, potranno raggiungere in sicurezza il luogo sacro.
«I lavori, iniziati la scorsa estate ed eseguiti dalla ditta Orbari sotto la supervisione dell’ingegner Sartorelli, sono completati. E il percorso - fa sapere Gino Stedile, storico presidente del “Comitato eremo Santa Cecilia” - è già stato collaudato. Aspettiamo solo la revoca dell’ordinanza comunale, istituita nel 2009 in seguito alla frana. Poi si potrà finalmente riaprire». Questo è quanto emerso l’altra sera durante l’assemblea ordinaria del Comitato, l’occasione per tracciare anche un bilancio dell’attività annuale del gruppo composto da 68 soci effettivi e tantissimi sostenitori. Dalla festa degli alberi all’accoglienza presso la sede di Casa Legat degli alpini durante l’Adunata, dalla messa al capitello di Sant’Antonio alla manutenzione dell’eremo, senza dimenticare la preziosa collaborazione con le altre associazioni del paese: questo l’impegno dei volontari. La soddisfazione più grande è stata però quella di aver creduto fortemente nella riapertura del sentiero che collega «Spiaz dele Strie» all’eremo di Santa Cecilia, mobilitandosi in prima persona per reperire le risorse necessarie attraverso iniziative di raccolta fondi e cene solidali. «Senza la generosità di tante persone di Volano e dell’Alta Vallagarina tutto ciò non sarebbe stato possibile», sottolinea Stedile, ringraziando tutti coloro che hanno sposato la causa. Una grande risposta comunitaria che ha permesso di raccogliere i 30mila euro necessari per la messa in sicurezza del tragitto. Gli altri 10mila euro, necessari al completamento del progetto, li ha messi sul piatto l’amministrazione comunale, che assicura che «una volta ultimati anche i lavori di sistemazione della strada che sale al Finonchio revocheremo l’ordinanza che vieta l’accesso all’eremo». Insomma, tutto fa ben sperare per la tanto attesa riapertura il prossimo 5 agosto. «In questo modo - aggiunge Stedile - si potrà di nuovo tornare a visitare l’eremo e ad ammirare il panorama sulla Vallagarina. L’arcivescovo Lauro Tisi ci ha già confermato la sua presenza. Sarà lui a benedire, assieme al nostro parroco don Cosma, e agli altri sacerdoti affezionati al luogo, il nuovo percorso attrezzato».
«I lavori, iniziati la scorsa estate ed eseguiti dalla ditta Orbari sotto la supervisione dell’ingegner Sartorelli, sono completati. E il percorso - fa sapere Gino Stedile, storico presidente del “Comitato eremo Santa Cecilia” - è già stato collaudato. Aspettiamo solo la revoca dell’ordinanza comunale, istituita nel 2009 in seguito alla frana. Poi si potrà finalmente riaprire». Questo è quanto emerso l’altra sera durante l’assemblea ordinaria del Comitato, l’occasione per tracciare anche un bilancio dell’attività annuale del gruppo composto da 68 soci effettivi e tantissimi sostenitori. Dalla festa degli alberi all’accoglienza presso la sede di Casa Legat degli alpini durante l’Adunata, dalla messa al capitello di Sant’Antonio alla manutenzione dell’eremo, senza dimenticare la preziosa collaborazione con le altre associazioni del paese: questo l’impegno dei volontari. La soddisfazione più grande è stata però quella di aver creduto fortemente nella riapertura del sentiero che collega «Spiaz dele Strie» all’eremo di Santa Cecilia, mobilitandosi in prima persona per reperire le risorse necessarie attraverso iniziative di raccolta fondi e cene solidali. «Senza la generosità di tante persone di Volano e dell’Alta Vallagarina tutto ciò non sarebbe stato possibile», sottolinea Stedile, ringraziando tutti coloro che hanno sposato la causa. Una grande risposta comunitaria che ha permesso di raccogliere i 30mila euro necessari per la messa in sicurezza del tragitto. Gli altri 10mila euro, necessari al completamento del progetto, li ha messi sul piatto l’amministrazione comunale, che assicura che «una volta ultimati anche i lavori di sistemazione della strada che sale al Finonchio revocheremo l’ordinanza che vieta l’accesso all’eremo». Insomma, tutto fa ben sperare per la tanto attesa riapertura il prossimo 5 agosto. «In questo modo - aggiunge Stedile - si potrà di nuovo tornare a visitare l’eremo e ad ammirare il panorama sulla Vallagarina. L’arcivescovo Lauro Tisi ci ha già confermato la sua presenza. Sarà lui a benedire, assieme al nostro parroco don Cosma, e agli altri sacerdoti affezionati al luogo, il nuovo percorso attrezzato».
L'opera nacque nel 1611 per volontà popolare. Fu eretto prima come capitello votivo, successivamente fu ampliato in romitorio e infine in una caratteristica chiesetta. Tra gli affreschi della nicchia sopra l'altare si può notare l'iscrizione "Questa opera la fata f(are) Rafael de Rafaei e Zuan Batista de Speranza Massari di Limosina. 1611".
Il pellegrinaggio all'eremo si svolgeva il 5 di agosto di ogni anno, finché nel 2009 una frana bloccò l'accesso al sentiero per raggiungere l'opera. Attualmente è possibile raggiungere l'eremo con l'adeguata attrezzatura e utilizzando delle funi metalliche poste lungo il percorso. Essendo tuttavia impossibile svolgere un pellegrinaggio per tutta la cittadinanza, negli ultimi anni le celebrazioni sono state spostate al Prà dele Strie (prato ai piedi del sentiero per raggiungere l'eremo), oppure nel paese di Volano. Ma.......vedi sopra.......
Il pellegrinaggio all'eremo si svolgeva il 5 di agosto di ogni anno, finché nel 2009 una frana bloccò l'accesso al sentiero per raggiungere l'opera. Attualmente è possibile raggiungere l'eremo con l'adeguata attrezzatura e utilizzando delle funi metalliche poste lungo il percorso. Essendo tuttavia impossibile svolgere un pellegrinaggio per tutta la cittadinanza, negli ultimi anni le celebrazioni sono state spostate al Prà dele Strie (prato ai piedi del sentiero per raggiungere l'eremo), oppure nel paese di Volano. Ma.......vedi sopra.......