CAMMINARE INSIEME APS 2024
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ASSICURAZIONIREGOLAMENTO DELLE ESCURSIONITESSERAMENTO
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ASSICURAZIONIREGOLAMENTO DELLE ESCURSIONITESSERAMENTO
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Questo spettacolo teatrale itinerante intende raccontare gli aspetti fisici, storici e antropologici dell'arte della distillazione della grappa. Il percorso attraverserà il passato e il presente delle numerose famiglie di distillatori del paese e del Trentino, innestandosi in quella Storia più vasta...l'attività dei distillatori. Un evento in cui si rivive il passato, si celebra la finezza della grappa di oggi e si brinda al suo futuro. Verranno raccontati i procedimenti scientifici e quelli simbolici indispensabili per ottenere, come lo fa la distillazione, la separazione della materia leggera da quella pesante e tutte le evoluzioni necessarie per arrivare all'elevazione della qualità. PRENOTARSI PRIMA POSSIBILE. COSTO SPETTACOLO 16 EURO. Inizio ore 16. Al mattino una escursione di cui mettiamo le specifiche tecniche sotto. E' possibile partecipare anche solo allo spettacolo.
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Questo spettacolare anello può essere percorso in entrambi i sensi. La partenza è posta nella valletta tra il Monte Bre e Monte Pomo, poco a nord di Punta San Vigilio (segnavia n. 41). L’itinerario che occupa un’intera giornata attraversa la costiera, con dolci saliscendi tra gli uliveti, di Torri e le contrade di Loncrino e Coi fino ad arrivare al tipico borgo di Crero. Per il ritorno si può salire verso San Zeno di Montagna, proseguire per Albisano (splendida balconata sul lago) e procedere verso le Sorte, sotto il Monte Luppia, scendendo al punto di partenza. Lungo la discesa, ad ovest del Monte Are, si possono osservare le incisioni rupestri, in quello che doveva essere un luogo di culto in tempi remoti. Per vivere il lago anche in inverno.
Dati tecnici Lunghezza 17,0 km Dislivello +450 m. Tempo impiegato in cammino 5,15 h. Valutazione personale E/MF |
E' sorprendente trovare ad un passo dalla città un ambiente così selvaggio e naturalisticamente rilevante: canyon, forre, marmitte o 'covoli', pareti aggettanti, falesie. Il tutto a ridosso di paesaggi ameni e dolci quali possono essere le dorsali collinari veronesi che accompagneranno il ritorno. Partiamo da Avesa, saliamo verso la Torre Massimiliana n°2 e, per la Strada delle Maragnole, torniamo in basso per imboccare la Val Borago che percorreremo in tutta la sua lunghezza fino a Montecchio. Sosta qui per il pranzo, al sacco, e poi tramite il sentiero 262 ritorno ad Avesa.
Dati tecnici
Lunghezza 16,8 km Dislivello +501 m. Tempo impiegato in cammino 5,30 h. Valutazione personale E/MF |
Dal Rifugio Passo Giau si percorre il sentiero n° 436 in leggera salita verso la Forcella di Zonia, In breve si raggiunge la Forcella di Zonia, da dove si prosegue attraversando in falsopiano il versante ovest del Col Piombin. Proseguiamo sul s. 436 fino alla Forzela de Mondeval e poi, per mezzo di comodo sentiero 434, passando al di sotto delle imponenti pareti orientali della Croda da Lago, arriviamo all’omonimo rifugio e Lago Federa. Da li riprendiamo il sentiero 434, costeggiando per intero il lago. Superato un breve tratto di salita si inizia la discesa verso la località Rucurto, dove avremo lasciato una o più vetture per riportare almeno gli autisti al Passo Giau per il recupero del resto delle autovetture. Il percorso su strada altrimenti sarebbe di circa 5 km. su strada stretta di montagna. PARTENZA ORE 5.30 ZUFFO
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Dati tecnici
Lunghezza 13 km Dislivello +400/-890 m. Tempo impiegato in cammino 4,30 h. Valutazione personale E/M |
Un facile itinerario da percorrere in tutte le stagioni (in inverno consigliati i ramponcini) che ci porta a collegare i due sobborghi di Trento posti sulla destra orografica dell'Adige ed al contempo nella storia della valle. Dalla medievale Torre dell'Orco (come viene comunemente definita la Torre di Ravina), di cui non si conosce però l'origine del nome alla cinquecentesca ed affrescatissima Villa Margon (breve disgressione per la visita che vale la pena, informarsi sugli orari di apertura) nel pieno dei possedimenti della famiglia Lunelli, produttori dello spumante Ferrari noto in tutto il mondo; al forte di Romagnano, parte integrante della Fortezza di Trento che circondò il capoluogo e che doveva essere l'ultimo baluardo eventuale nella difesa della città; al sentiero del Guardadocio, la vecchia mulattiera che collegava Garniga con il fondovalle e la città di Trento, prima della costruzione dell’attuale viabilità, e che costituiva la parte terminale di un’antica via di comunicazione in quota fra la bassa Vallagarina e Trento, passando per Mori, la Val di Gresta, Cei, Cimone e Garniga. In tutto pochi chilometri (8 circa) con quasi 500 m. di dislivello, da effettuarsi comodamente in circa 3 ore, naturalmente senza contare le eventuali visite (a Villa Margon) e le soste fotografiche.
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Dal piazzale dell’ex rifugio, poco dopo il parcheggio, si imbocca una strada forestale che arriva a Malga Cengledino (1667), al limite del bosco. Salendo ammiriamo i tre laghi di Valbona (inferiore, Medio e Superiore). Ritorno per altra via in anello.A fine escursione è d’obbligo una pausa alla Malga Cengledino dove è possibile acquistare prodotti caseari.
Partenza:Parcheggio località Zeller ore 8.30 Dislivello: 800 m. Lunghezza percorso:13 km Durata: 5.00 h. Difficoltà:E/MF |
Il paesino di Falzes, in Val Pusteria, è uno dei luoghi ideali dove effettuare semplici passeggiate immerse nella natura scoprendo, al tempo stesso, tradizioni, segreti, antichi mestieri e panorami di questo angolo dell'Alto Adige.
Dati tecnici
Lunghezza 17,2 km Dislivello +652 m. Tempo impiegato in cammino 5,20 h. Valutazione personale E/FM |
Bella escursione che attraversa un bosco di conifere ed altre meravigliose sfaccettature del Sudtirolo autentico. Si potranno osservare i ghiacciai delle Alpi della Zillertal, le pareti delle Dolomiti di Sesto, la Marmolada e le Alpi Sarentine. Il percorso inizia dal parcheggio nei pressi di Gelenke, prosegue su sentieri ad anello in senso antiorario. Si passa dal Lago Verde seguendo il sentiero che costeggia il fiume omonimo.
Parcheggio: Parkplatz Gelenke https://maps.app.goo.gl/t5H2xgt3AnHBRvgLA ore 8.30 𝗗𝗶𝘀𝗹𝗶𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗶𝘃𝗼 (𝘀𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮): 1011 m 𝗗𝘂𝗿𝗮𝘁𝗮: 5,30 ore di effettivo cammino 𝗦𝘃𝗶𝗹𝘂𝗽𝗽𝗼 𝗰𝗵𝗶𝗹𝗼𝗺𝗲𝘁𝗿𝗶𝗰𝗼: 13 km circa. 𝗤𝘂𝗼𝘁𝗮 𝗺𝗮𝘀𝘀𝗶𝗺𝗮: 1549 m 𝗗𝗶𝗳𝗳𝗶𝗰𝗼𝗹𝘁𝗮̀: E/FM |
Da Bellamonte (Loc. Castelir) prendiamo la cabinovia Bellamonte 3.0 raggiungendo loc.La Morea, a quota 1.970. Ci si incammina fino a raggiungere Rifugio Passo Lusia (mt 2.055), dove inizia la salita lungo il ripido sentiero sui pendii del Lasté fino alla Forcella di Lusia (mt 2.363) e poi si scende al Bivacco Redolf (mt 2.333) dove si possono ammirare i vicini laghi di Lusia, nostra meta di giornata. Dopo la sosta si imbocca il sentiero n° 621 che porta in discesa in direzione di Malga Bocche (mt 1.946). Da qui la comoda strada forestale n° 623 permette il rientro agli impianti di risalita.
Dati tecnici Lunghezza 15 km Dislivello 600 m. Tempo impiegato in cammino 4,00 h. Valutazione personale E/FM |
Il sentiero per Narveol parte dalla strada principale, nascosto tra gli alberi, e porta ad un gruppo di case rurali. Da qui prosegue in salita per poi collegarsi ai sentieri che portano al Dos Croz.
Dal Dos Croz si possono ammirare la Valle di Cavedine e il Monte Bondone. L'escursione prosegue in discesa sul sentiero in direzione nord, che più avanti raggiunge il Santuario Madonna della Grotta e successivamente il paese di Cavedine. Da qui avanziamo lungo la strada per il Lago di Cavedine. Seguiamo la sponda del lago in direzione sud. Giunti in località Trebi, prendiamo la strada a sinistra (via Predorighi) e, dopo la curva, via alle Pozze (a destra), che ci porta al sentiero che torna a Drena. Il percorso è piuttosto lungo (16 km) ma attraversa un fantastico paesaggio variegato, tra boschi, colline, prati, montagne e il bellissimo Lago di Cavedine. Partenza: Drena, ore 9.00 parcheggio gratuito via Roma
Dislivello: disl. + 690 m. Lunghezza percorso: 16 km. Durata: 5,20 h. Difficoltà: E/M Pranzo al Sacco |
Partenza dal parcheggio del Rifugio Ütia de Börz al Passo delle Erbe (2.006 m s.l.m.), in direzione della Forcella di Putia (Furcela de Pütia, Peitlerscharte). Inizia la nostra camminata in leggera salita poi tra dolci prati per salire di nuovo fino a raggiungere un piccolo passaggio più stretto e impervio del sentiero che attraversa i ghiaioni ai piedi del Sass de Putia, che faticosamente risale fino ai 2.361 m s.l.m. della Forcella di Putia.
La Forcella di Putia, che divide il Sass de Putia e le Odle di Eores, ci consente di tirare il fiato proseguendo poi attraverso splendidi prati d'alta montagna in direzione della Malga Ütia Vaćiara e del Rifugio Göma. Da li proseguiamo per il nostro ritorno. La pausa caffè si farà direttamente alla Ütia de Pütia, 5 min. dal parcheggio di partenza escursione. ATTENZIONE: SI PARTE PRESTO in quanto il parcheggio è piccolo e contiene poche macchine. Parcheggiando lungo la strada si rischia una multa. Dati tecnici Lunghezza 17,0 km Dislivello +720 m. Tempo impiegato in cammino 5,50 h. Valutazione personale E/M |
La camminata verso il Rifugio Gardeccia si snoda su un’ampia forestale, lungo un falsopiano in leggera discesa. Da Ciampedie prendi le indicazioni per il sentiero 540. Da Gardeccia si continua camminando su una comoda strada sterrata - sentiero 546 - fino al rifugio Vajolet (mt 2243) – 1 ora. Dal rifugio Vajolet si imbocca il sentiero 542 fino al rifugio Re Alberto 1° (mt. 2621 - 1 ora) che si inerpica su un percorso misto di roccette e ghiaia: i passaggi più impegnativi sono supportati da una comoda corda di ferro che permette a tutti (adulti e bambini) di superarli in completa sicurezza.Non ci sono passaggi particolarmente esposti, non è richiesta attrezzatura da ferrata e anche i bambini possono salire se accompagnati da adulti esperti. Possono salire cani di tutte le razze purché giovani e agili.
ATTENZIONE! Ricordate che il sentiero 542 è l’unica possibilità di discesa dal rifugio re Alberto 1°. Se durante la salita valutate che potrebbe essere un problema la discesa, considerate la possibilità di rinunciare e tornare indietro! . Dati tecnici Lunghezza km 11,9 Dislivello + 720 m. Tempo impiegato in cammino 5,00 h. Valutazione personale EE/M PRANZO AL SACCO O AL RIFUGIO |
Da Pieve di Tremosine (consiglio di salire dalla Gardesana, magari riprendendo il tragitto dalla statale al paese in un video) scendiamo per la strada della Forra (asfaltata) ammirandone gli scorci assolutamente unici. Arriviamo fino al bivio col sentiero che porta a Campione. Percorriamo quest'ultimo fino a Campione e poi risaliamo fino a Pieve. Purtroppo fino a marzo inoltrato non è possibile la visita alla Terrazza del Brivido ma la vista è stata ed è ancora superba sul lago, qualche centinaio di metri sotto di noi. Torniamo a Pieve ed alle macchine. Pranzo al sacco. Alcuni locali saranno aperti per qualcosa di caldo.
Dati tecnici Lunghezza 11,0 Km. Tempo di percorrenza 5,15 h. solo cammino Dislivello positivo di 890 m. Valutazione personale E/M |
Dal parcheggio poco prima del Museo della Carta, sulla via Valle delle Cartiere a Maderno, saliamo su facile sentiero verso il Museo della Carta. Continuiamo poi per Maina di sotto e, sempre nella Valle poco prima di Luseti, prendiamo verso Gaino cambiando versante sul sentiero 217. A Gaino proseguiamo sul sentiero 221 che ci porterà al tratto attrezzato prima della panoramicissima cima. Da qui ridiscesi (probabilmente mangeremo sulla vetta) proseguiamo verso la cima Mezzano (580 che potremo raggiungere) e discendere sul sentiero 203 che incontreremo dopo la Cima. Tornati a Gaino per altra via riscenderemo a prendere le macchine.
E/MD per presenza di un breve tratto attrezzato. |
Daniele Bombardelli
Agente Generale Cel. 3285423154 |
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