Succede a volte
Succede a volte nelle sudate strade che sconosciuti passi vi convergano all'unisono. S'affiancano per brevi attimi destini diversi, vite aliene, occhi che guardano con colori diversi la stessa luce. I pensieri pur brevissimi si soffermano gli uni sugli altri e s'incrociano sguardi e forse timidi "Salve!". A volte cumuli di domande si affacciano alla mente per rallentare l'attimo e legare con catene invisibili la libertà dell'altro, il continuare nel suo cammino. Le case nel pomeriggio assolato osservano i viandanti e li invidiano per la loro capacità di allontanarsi gli uni dagli altri. Ma i viandanti questo ignorano e bramano, seppur inconsciamente, il contatto degli occhi, della voce, di una storia compagna della propria. Le mani vorrebbero posarsi su quelle spalle sconosciute e condividere idee, bicchieri di vita, nuvole e giorni assolati, le orecchie aperte al racconto di giorni diversi anche se uguali, problemi altrui per consolare o esorcizzare i propri. Ma il tempo spinge nella nostra schiena ed i nostri affanni ci fanno voltare la testa per dirigerci verso inesistenti méte e lasciare perdere ciò che potrebbe essere per tenere ciò che è: un nostro piccolo mondo di voluta solitudine e indifferenza. Ho provato un giorno a voltarmi indietro fatti pochi passi. Alzando la mano ho fatto per proferire parole, richiami alla condivisione. Ma guardando la schiena dell'altro ho richiuso il mio piccolo mondo ed ho ripreso i miei solitari passi. Enrico Menestrina
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