IIeri sera mi sono addormentata con la visione della neve. Il mio corpo non è abbastanza in forma per affrontare una seppur bellissima ciaspolata, per cui mi sono immaginata un sabato casalingo. Al risveglio ho però sentito un forte e determinato impulso che ha letteralmente guidato e gestito in modo fluido ogni mio gesto, senza riflettere o pianificare più di tanto. E dopo un'ora eccomi sulla neve, su un sentiero semplice, solitario a ritrovare il silenzio, che è davvero cosa viva. Grazie. Il silenzio onesto Non tutti i silenzi sono uguali. Come, grazie alla consapevolezza del vivere, si diventa sensibili alla luce, alle diverse sfumature di luce in diversi luoghi, in differenti momenti della giornata e delle stagioni, cosí si colgono miriadi di sfumature nei silenzi nostri e altrui, silenzi umani, silenzi degli animali, degli alberi, silenzi minerali. Il silenzio non è tacere né mettere a tacere, è un invito, è stare in compagnia di qualcosa di tenero e avvolgente, dove tutto è già stato detto. Il silenzio sorride. Caro silenzio, aiutami a non parlare di te, aiutami ad abitarti. Addestrami. Disarmami. Tu mi insegni a parlare. Eccomi, mi lascio rapire. Non lascio niente a casa, niente di intentato. Ci sono. In te. Arte del congedo per ritrovare. Arte dell’a-capo che insegna a lasciarsi scrivere. Il silenzio semina. Le parole raccolgono. Il silenzio è cosa viva. Chandra Livia Candiani da “Il silenzio è cosa viva. L’arte della meditazione”
Autore-Charlotte
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