Un giro che doveva essere sostanzioso chilometricamente ha finito per essere invece molto “abbordabile”. Vuoi la copiosa presenza della neve e di numerosi tratti ghiacciati che ci hanno costretto a procedere con cautela, mettendo e levando i ramponcini anche su strade asfaltate, vuoi la lunga sosta, godereccia e gastronomica, all’hotel Miralago dove (scoperta anche per noi che abitiamo a Pergine) c’è un ristorante denominato Sapori d’Abruzzo e che di tali sapori ci ha deliziato. Poi abbiamo costeggiato i vari laghetti del perginese ed esplorato, nei limiti concessi dalla neve, i loro biotopi. Passando e costeggiando per Pergine centro, il Castello, Zivignago, Brazzaniga, Serso, Canzolino, Madrano, Pissol, Vigalzano, Casalino e ritornando a Pergine. Ancora molte frazioni mancavano ma come detto il tramonto del sole e l’abbassarsi della temperatura hanno “costretto” le nostre stanche membra ad accorciare il tragitto ed a tornare alle nostre magioni. In tutto comunque una quindicina di chilometri con circa 230 metri di dislivello in circa 4 ore e trenta di solo cammino.
|
|
Un caffè al Bar Alba e...
|
|
...a spasso per Pergine, verso il castello
|
|
|
|
CENNI STORICI per il Castello di Pergine
Il castello medievale si eleva imponente sopra il Colle del Tegazzo con una vista pribilegiata su Pergine Valsugana e la catena del Brenta.
Trasformato nel XIII secolo in una vera e propria fortezza medievale, appartenne per tanto tempo ai duchi d’Austria sotto il regno di Margarete Maultasch e successivamente dell’imperatore Massimiliano I.
Nel 1956 fu acquistato da Mario Oss, svizzero e discendente da una famiglia di emigrati di Pergine e il 29 novembre 2018 il maniero è stato rilevato dalla Fondazione CastelPergine Onlus (che conta oltre 800 sottoscrittori) diventando il primo bene storico d'Italia di proprietà collettiva. La Fondazione organizza al castello una mostra annuale d'arte contemporanea - l'artista che espone nel 2020 è Lois Anvidalfarei con la mostra "Viandanti" visitabile nella parte esterna e in alcune sale interne del maniero - nonché tanti eventi con musica e teatro.
Il castello medievale si eleva imponente sopra il Colle del Tegazzo con una vista pribilegiata su Pergine Valsugana e la catena del Brenta.
Trasformato nel XIII secolo in una vera e propria fortezza medievale, appartenne per tanto tempo ai duchi d’Austria sotto il regno di Margarete Maultasch e successivamente dell’imperatore Massimiliano I.
Nel 1956 fu acquistato da Mario Oss, svizzero e discendente da una famiglia di emigrati di Pergine e il 29 novembre 2018 il maniero è stato rilevato dalla Fondazione CastelPergine Onlus (che conta oltre 800 sottoscrittori) diventando il primo bene storico d'Italia di proprietà collettiva. La Fondazione organizza al castello una mostra annuale d'arte contemporanea - l'artista che espone nel 2020 è Lois Anvidalfarei con la mostra "Viandanti" visitabile nella parte esterna e in alcune sale interne del maniero - nonché tanti eventi con musica e teatro.
|
|
With a little help from my friends....
Lago della Costa
Il lago si trova a 470 metri sul livello del mare; è stato originato da sbarramento alluvionale. Prende nome dalla frazione che sorge sul vicino colle, un abitato antichissimo citato fin dal XII secolo. Il lago conserva buoni esempi di fauna e flora lacustre e palustre ed è considerato un "biotopo" (biotopo provinciale).
Il lago si trova a 470 metri sul livello del mare; è stato originato da sbarramento alluvionale. Prende nome dalla frazione che sorge sul vicino colle, un abitato antichissimo citato fin dal XII secolo. Il lago conserva buoni esempi di fauna e flora lacustre e palustre ed è considerato un "biotopo" (biotopo provinciale).
Lago di Canzolino
Il lago è lungo 520 metri, largo 125 e profondo 15; nelle sue acque, dal cupo colore verde, si rispecchiano i boschi e i terrazzamenti a vite delle colline che lo circondano. Il lago è molto ricco di pesci. Non distante dalla riva, lungo la strada che conduce al paese di Canzolino, sorge la Chiesetta della Visitazione che
conserva affreschi del Seicento.
Il lago è lungo 520 metri, largo 125 e profondo 15; nelle sue acque, dal cupo colore verde, si rispecchiano i boschi e i terrazzamenti a vite delle colline che lo circondano. Il lago è molto ricco di pesci. Non distante dalla riva, lungo la strada che conduce al paese di Canzolino, sorge la Chiesetta della Visitazione che
conserva affreschi del Seicento.
Lago di Madrano
Il lago è lungo 100 metri, largo 80 e profondo 8; un piccolo corso d'acqua che esce dal bacino lacustre è immissario del vicino lago di Canzolino. Lo sviluppo delle sponde è di 350 metri.
Il lago è lungo 100 metri, largo 80 e profondo 8; un piccolo corso d'acqua che esce dal bacino lacustre è immissario del vicino lago di Canzolino. Lo sviluppo delle sponde è di 350 metri.
Lago Pudro
Il lago Pudro è un "biotopo" (biotopo provinciale), un ambiente naturale in cui si mantengono, si riproducono e si diffondono specie biologiche vegetali e animali che altrove sono scomparse. E' stato attrezzato con un sentiero naturalistico; dalle torrette si possono scorgere, con un po' di pazienza, aironi cinerini, germani, tarabusini, marzaiole, folaghe, gallinelle d'acqua nel loro habitat, in parte ricostruito per le loro esigenze. E' possibile conoscere da vicino l'ambiente palustre percorrendo il sentiero che si snoda nel canneto. Nella zona sono stati ritrovati in passato importanti reperti archeologici.
Il lago Pudro è un "biotopo" (biotopo provinciale), un ambiente naturale in cui si mantengono, si riproducono e si diffondono specie biologiche vegetali e animali che altrove sono scomparse. E' stato attrezzato con un sentiero naturalistico; dalle torrette si possono scorgere, con un po' di pazienza, aironi cinerini, germani, tarabusini, marzaiole, folaghe, gallinelle d'acqua nel loro habitat, in parte ricostruito per le loro esigenze. E' possibile conoscere da vicino l'ambiente palustre percorrendo il sentiero che si snoda nel canneto. Nella zona sono stati ritrovati in passato importanti reperti archeologici.